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Venerdì, 29 Marzo 2024
Alimentazione

"Il caffè riduce il rischio di diabete": lo studio

Un consumo moderato, 3-5 tazzine al giorno, è protettivo verso una serie di patologie

Che il consumo di una quantità moderata facesse bene all’organismo era già stato dimostrato da vari studi. Ora arriva un’ulteriore conferma dalla ricerca pubblicata su Nutrition Reviews che ha esaminato i meccanismi biochimici della bevanda: il caffè riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 di circa il 30%.

"Tre tazzine di caffè al giorno allungano la vita" 

Ad affermarlo è il nuovo documento di revisione in cui sono stati esaminati 30 studi scientifici su una popolazione di 1,2 milioni di persone: il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 diminuirebbe rispettivamente del 7% in caso di caffè con caffeina e del 6% in caso di caffà decaffeinato per tazza al giorno.

In particolare, grazie alle sue proprietà antiossidanti, l'assunzione a lungo termine della bevanda nera può ridurre lo stress ossidativo, associato, oltre che a numerosi effetti avversi sulle funzioni cardiovascolari, metaboliche e renali, anche all'insorgenza di diabete di tipo 2.

Inoltre, molte sono le ricerche che hanno dimostrato come il consumo regolare di caffè sia utile a wridurre i livelli dei marcatori pro-infiammatori e di conseguenza l'infiammazione cronica di basso grado, collegata a disturbi cardiovascolari e metabolici, come il diabete di tipo 2.

Va ricordato che nel 2016 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso il caffè dalla lista dei possibili cancerogeni per gli esseri umani e numerose ricerche scientifiche affermano che il consumo moderato, 3-5 tazzine al giorno, è protettivo verso una serie di patologie come il tumore al fegato e all'endometrio e riduce fino al 27% il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.

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