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Venerdì, 19 Aprile 2024
ALIMENTAZIONE

"Le salsicce non sono come le sigarette": l'Australia guida la rivolta contro l'Oms

Il governo di Canberra, tra i principali produttori mondiali di carne, attacca lo studio. Il ministro dell'Agricoltura: "Grottesco paragonare i salumi alle sigarette". La soluzione per non ammalarsi? "Semplice, non uscire di casa. Non fare niente"

CANBERRA (AUSTRALIA) - Paragonare i salumi alle sigarette come causa del cancro è "grottesco". L'ha affermato oggi Barnaby Joyce, ministro dell'Agricoltura dell'Australia, uno dei più grandi produttori di carne al mondo. Ieri l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha reso noto una ricerca del Circ, centro internazionale di ricerca sul cancro, nella quale la carne lavorata è annoverata tra gli agenti "probabilmente cancerogeni". Si tratta dello stesso gruppo di agenti di cui fanno parte il tabacco e l'amianto. 

"STUDIO GROTTESCO" - "No, non si dovrebbe fare delle comparazioni con le sigarette", ha affermato alla radio pubblica il ministro. "Comparare - ha continuato - salsicce e sigarette, è naturalmente grottesco". Joyce, membro del Partito nazionale, ha invitato a non drammatizzare i risultati della ricerca. 

LA DENUNCIA - "Non bisogna affrettarsi troppo a dire che si muore di un cancro al colon se si mangia una salsiccia, perché non è così", ha affermato. "Smettere di consumare tutto ciò che è descritto come cancerogeno dall'Oms - ha continauto - vorrebbe dire tornare nella grotta. Se volete evitare tutto ciò che puà avere un legame con il cancro, non uscite più da casa vostra, non camminate più per le strade di Sidney. Non vi resta più molto da fare nella vita".

E L'ITALIA? -  "Troppo allarmismo" sulle carni rosse lavorate. Luca Zaia, presidente del Veneto ed ex ministro dell'Agricoltura, si schiera dalla parte del suo (ex) collega australiano. "Una notizia del genere, senza i necessari paracadute, mette in ginocchio i nostri produttori. Lo scandalo sulle carni è ciclico, ogni tanto vien fuori, per cui precipita il consumo, spendiamo per le campagne di promozione e si ricomincia da capo. Così è accaduto con la mucca pazza, l'aviaria ed altre emergenze. E' vero, mangiare tanta carne non fa bene, specie in una società come la nostra dove ci si muove poco. Ma la nostra età media di 83 anni e 3 mesi dimostra la bontà di una dieta variegata, oltre che abbiamo una buona sanità".

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