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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione Ravenna

Al rientro vacanze riparte "hobby orto" per i ravennati

Con il rientro dalle vacanze e la ripresa del tran tran quotidiano, riprendono anche le attività e gli hobby casalinghi. Tra questi c’è anche la cura delle piante e l’orto “fai da te”, un’ attività in costante crescita, al punto che in Emilia Romagna le aree verdi destinate ad orti pubblici negli ultimi anni sono cresciute fino a raggiungere il record di 612 mila ettari

Un'attività, quella della coltivazione fai-da-te, che è sempre più in voga tra i ravennati. Con più di 80mila metri quadrati di verde urbano riservati alla coltivazione ad uso domestico, la provincia di Ravenna si caratterizza infatti come uno dei territori regionali che più incentiva la nascita degli orti urbani. Sono infatti 81.145, su di un totale di 5milioni e 700mila metri quadrati di verde urbano, quelli che nel Ravennate ospitano orti. Il resto della superficie verde – come si evince dai dati Istat – è occupato da giardini-orti botanici, giardini zoologici, cimiteri (2milioni e 700mila mq), ‘verde attrezzato’ (847.187 mq), aree di arredo urbano (776mila), aree sportive all’aperto (556mila), grandi parchi urbani (300mila mq), forestazione (67mila) e verde storico vincolato (37mila).
Complice la crisi, ma anche il desiderio di maggior contatto con il verde, nonché di avere a disposizione cibi genuini a km zero, i ravennati si dedicano infatti sempre più spesso alla coltivazione “fai-da-te” per uso familiare.

È quanto è emerso ad Expo, nella Piazzetta Emilia Romagna, lì dove Coldiretti Giovani Impresa ha portato i 'Trainer dell’Orto', imprenditori agricoli o tecnici agronomi che si occupano di ambiente e didattica, con comprovata competenza nella coltivazione della terra, in grado di dare consigli pratici agli aspiranti orticoltori sulle tecniche di coltivazione e su dove rifornirsi di mezzi tecnici di produzione, dalle sementi alle piantine, dal concime agli attrezzi. Se spesso l’orto urbano contribuisce a preservare aree verdi in città, salvaguardandole dall’abbandono e dal degrado, in molti casi – dietro questo vero e proprio fenomeno del ‘ritorno alla terra’ - c’è l’esigenza, da parte di chi non ha terreno disponibile, di portare un po’ di verde e di natura in casa propria realizzando piccoli orti su terrazzi e balconi.

I personal trainer Emanuele Morselli, Valentina Bosco ed Elisa Marzola hanno spiegato ai visitatori di Expo aspiranti contadini come realizzare un orto dietro casa o anche sul terrazzo, con l’ausilio del “kit del Contadino Giò”, una cassa in legno con terriccio e sistema di irrigazione integrato, di facile utilizzo. Per coltivare direttamente lattughe, pomodori, fagiolini, piante aromatiche – ricorda Coldiretti – non è indispensabile avere un terreno a disposizione. Basta un terrazzo più o meno ampio e un po’ di fantasia.

Ci si può servire del kit del Contadino Giò messo a punto da Campagna Amicaha spiegato la delegata di Coldiretti Giovani Impresa e trainer dell’orto, Valentina Boscoun vero e proprio orto biologico fuori terra, facilmente assemblabile, con irrigazione autonoma e semplicità di coltivazione, oppure ci si può rivolgere ai centri di giardinaggio e nei garden è possibile trovare tutto ciò che occorre per realizzare un orto in terrazzo”.

Una volta riempiti i vasi dell’apposito terriccio – spiega Coldiretti – l’orto è pronto a produrre. Si parte dal seme, se si vuole iniziare da zero, oppure si parte dalle piantine già pronte, acquistabili sempre nei vivai e nei garden (prezzi da 1,20 a 2,00 euro per kit da sei/otto piantine). La gamma di prodotti coltivabili – ricorda Coldiretti – è molto ampia. Si va dalle piante officinali (prezzemolo, basilico, rosmarino, salvia, sedano, menta, origano, santoreggia, per citare le più diffuse) ai vari tipi di lattughe, insalate, radicchio, fino agli ortaggi, come piselli, pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, fagioli, fave e anche le fragole. Ovviamente per decidere quali coltivare – sottolinea Coldiretti - bisogna conoscere la stagionalità dei prodotti, cosa facile con l’aiuto del Trainer dell’Orto o di manuali predisposti da Campagna Amica e calendari delle semine sempre reperibili nei vivai, nei garden e in molte librerie. Una delle caratteristiche degli orti “fai da te” sul terrazzo – sottolinea Coldiretti – è la possibilità di realizzare prodotti biologici, utilizzando concimi e antiparassitari naturali, adatti alle coltivazioni biologiche. vLa spesa per iniziare – ricorda ancora Coldiretti regionale – è piuttosto contenuta: tra terra, struttura, vasi, piantine, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare tra i 100 e il 250 euro, secondo soprattutto il tipo di vasi che si intende utilizzare. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, adesso – rileva Coldiretti - la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani, che non disdegnano di tornare a scoprire il piacere di produrre alimenti in proprio.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI ORTO:
 

L’orto a porter ovvero l’orto da passeggio è forse quello più bizzarro ed è scelto da coloro i quali vogliono essere veramente alla moda. Si tratta - spiega la Coldiretti - di piccoli vasi o bicchieri meglio se in bioplastica con pianticelle da portare in giro e una volta a casa adagiare su un substrato più “comodo”.

L’orto verticale invece è da preferire quando lo spazio scarseggia. Una delle tante soluzioni può essere quella di creare dei pannelli di legno in varie dimensioni con un substrato fertile e tante tasche, che possono essere anche di stoffa, dentro alle quali piantare e coltivare verdure o fiori con radici poco profonde.

L’orto riciclato è l’ideale per coloro che non vogliono sprecare plastica o vetro. Basta inventare un piccolo vaso utilizzando vecchie bottiglie in plastica tagliate, tetrapak, scatole di alluminio,  contenitori in polistirolo ecc per piantare simpatiche piantine da orto da far crescere rispettando l’ambiente.

L’orto in terrazzo è sicuramente il più diffuso in Italia. Anche in poco spazio in terrazzo un bel vaso può ospitare piante officinali, spezie e qualche piccolo ortaggio stando ben attenti all’esposizione solare e alla quantità di acqua da somministrare alle piante.

L’orto rialzato viene scelto - riferisce la Coldiretti - da chi non dispone di un giardino o un lembo di terra, ma ha ampio spazio in cemento da poter sfruttare oppure non è nelle condizioni di potersi chinare per lavorare la terra. Allora si utilizzando dei vasconi, meglio se in legno di cedro in cui poter piantare ortaggi, frutta e fiori.

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