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Sabato, 20 Aprile 2024
Alimentazione

Sazi senza abbuffarsi: ecco i cibi che dominano l’appetito

Riuscire a sentirsi 'pieni' mangiando alimenti che non facciano ingrassare è oggetto di studio di diversi ricercatori che stanno studiando le proprietà di alcuni alimenti per scoprirne le capacità sazianti

Trovare il modo per riuscire a perdere qualche chilo senza accusare i morsi della fame è l’obiettivo del progetto europeo 'SATIN' che riunisce in un consorzio sette università inglesi, spagnole, danesi e svedesi al fine di individuare gli alimenti che facciano sentire 'pieni' senza però gravare sul piatto della bilancia. 

Oggetto di studio sono gli amidi resistenti che si trovano in alcuni cibi - come semi di carruba, piselli, fagioli e lenticchie - e che nell’intestino inducono la flora batterica a produrre acidi grassi a catena corta, in grado di inviare al cervello un segnale molto efficiente di stop al pasto. Ebbene, aggiungere questi amidi ad alimenti che ne sono privi renderebbe questi ultimi molto sazianti, anche se bisognerebbe affrontare alcuni effetti 'collaterali' dovuti al superlavoro dei batteri intestinali (uno su tutti, il meteorismo), ed è per questo si stanno studiando polpette di pesce arricchite da semi di carruba, ma anche qualche novità da apportare su pane, yogurt, zuppe e salse. 

I meccanismi di controllo dell'appetito sono numerosi, dunque, ma altrettanto lo sono le tentazioni, motivo per il quale occorre introdurre il cibo con consapevolezza e puntare su ciò che ha molto volume ma bassa densità energetica, come frutta e verdura.

Inoltre, secondo gli esperti, è consigliabile cominciare pranzo e cena con un'insalata per ridurre le porzioni delle altre pietanze e consumare cibi "interi", come un frutto, anziché un biscotto o uno yogurt intero, che sfama di più e consente un assorbimento graduale di zuccheri e proteine rispetto a quelli light che però contengono addensanti, dolcificanti e un apporto di grassi di poco inferiore alle altre versioni. Meglio un frutto, dunque, rispetto al succo, meglio i cereali integrali di pane e pasta raffinati. Con bassa frequenza, poi, vanno consumati i dolci, in modo tale che il cervello torni ad "imparare" come si diventa davvero sazi.

Come riporta il Corriere della Sera, Marisa Porrini, docente di nutrizione applicata all’Università di Milano, ha spiegato che "occorre mangiare con consapevolezza: sedersi e assaporare il piatto serve a mandare al cervello segnali di 'pienezza' e a non introdurre cibo senza accorgersene un piatto che ci ingolosisce".
 

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