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Venerdì, 19 Aprile 2024
Bellezza

Ringiovanimento dello sguardo: ecco cosa bisogna sapere

Prima di intervenire sulla zona delicata degli occhi, ci sono cose che ogni paziente dovrebbe sapere per ottenere il risultato sperato ed evitare future complicazioni

Non è solo un fatto estetico, perché lo sguardo è una delle zone più delicate del volto in cui si evidenziano per primi i segni di invecchiamento ed è anche una delle più problematiche, dato che basta un intervento sbagliato può causare danni funzionali.  

"Borse, palpebre gonfie o cadenti, occhiaie, zampe di gallina richiedono la giusta competenza per essere trattate, altrimenti sono guai seri" afferma Renata Migliardi, chirurgo oculoplastico di Torino: "Prima di decidere di intervenire, ci sono cose che ogni paziente dovrebbe sapere per ottenere il risultato che sogna e per evitare future complicazioni".

1. Non sottovalutare mai il tipo di intervento, anche se si tratta di filler riassorbibili o di medicina estetica. "Sono solo punturine fino a un certo punto", afferma Migliardi: "Si tratta di sostanze controllate e sicure che nella stragrande maggioranza dei casi producono un ottimo risultato estetico e poi sono riassorbite dal corpo senza problemi. Possono però insorgere, in rari casi, delle complicanze, anche a distanza di anni. Ad esempio una complicanza dei filler con acido ialuronico nelle occhiaie è la comparsa di gonfiore anche dopo 2-3 anni dall'iniezione. Si tratta di un problema facilmente risolvibile con delle iniezioni di ialorunidasi, un enzima che "mangia" l'acido ialuronico. Purtroppo non tutti i medici lo sanno e rivolgendosi a quello sbagliato si rischia un calvario infinito".

2. Attenzione agli stereotipi: non è vero che il botulino provoca l'espressione "da pesce lesso" o che il risultato di medicina e chirurgia estetica è sempre artificiale. "La tossina botulinica è ingiustamente considerata colpevole di espressione innaturali e occhi fissi: in realtà in molti casi si tratta di blefaroplastiche in cui è stata tolta troppa pelle" spiega la dottoressa torinese. "Di solito la blefaroplastica è invece l'intervento chirurgico per ringiovanire lo sguardo con risultati naturali e armoniosi, ma la mano del medico è davvero importante". 

3. Lo specialista a cui ci si rivolge è infatti determinante: "Una regola che è valida sempre, ma che è importante soprattutto per la zona occhi, in quanto i danni possono essere non solo estetici, ma anche funzionali" chiarisce ancora l'esperta. Esiste il chirurgo oculoplastico, che ha una formazione sia funzionale sia estetica, ha studiato anche all'estero e che quindi rappresenta la figura di riferimento per le problematiche dell'occhio. Spesso le problematiche estetiche sono legate ad altre funzionali ed è necessario conoscere bene la fisiologia della zona per riconoscere eventuali disfunzioni.

4. Attenzione al low cost. "Dietro a un prezzo troppo basso c'è sempre il rischio che a farne le spese sia la sicurezza del paziente. Nel caso di una blefaroplastica, ad esempio, non bisogna ragionare solo sul prezzo, ma valutare anche dove è fatto l'intervento e le condizioni di sterilità: meglio preferire una clinica e la presenza dell'anestesista rispetto all'ambulatorio".

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