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Sabato, 20 Aprile 2024
Bellezza

Arriva il "soft lift", il filo che ridisegna il volto

Mini invasività ed eccezionali effetti collaterali caratterizzano la nuova frontiera della medicina estetica che si propone come alternativa ai tradizionali filler

Sta riscuotendo sempre più consensi l'ultima frontiera della medicina estetica chiamata 'soft-lift', una tecnica che grazie ad una minima invasività, consente di ridisegnare il volto con un filo anche nelle sue parti più difficili come la linea mandibolare e il collo. 

L'innovativa strategia estetica si basa sull'utilizzo di fili biorivitalizzanti che vengono inseriti con sottilissimi aghi sotto cute e permettono la rigenerazione dei tessuti rendendo la pelle più tonica e giovane: "L'effetto non è tanto legato alla tensione o alla trazione dei fili, ma alla loro stessa presenza", spiega Patrizia Gilardino, chirurgo plastico di Milano, che specifica che si tratta di "fili in PDO, ovvero polidiossanone, una sostanza già largamente usata in medicina che ha importanti proprietà rigenerative e di stimolazione cutanea".

Il 'soft lift' si propone così come quasi un'alternativa ai tradizionali filler, in particolare nelle aree dove l'utilizzo di iniettabili può risultare più complesso, e gli stessi fili adoperati si stanno affermando anche come la prima porta di accesso alla medicina estetica. "Chi si avvicina per la prima volta alla medicina estetica per cancellare qualche ruga dal volto tendenzialmente è orientato a soluzioni mini invasive che non abbiano effetti collaterali: la tecnica che usa i fili, ancora relativamente nuova e poco conosciuta, permette di dare una risposta anche ai pazienti più scettici", continua Gilardino che chiarisce come si tratti di una tecnica che risponde alle richieste di ringiovanimento della linea mandibolare e del collo, aree più complesse da trattare con i tradizionali filler e che solitamente intorno ai 60 anni iniziano a presentare delle lassità cutanee piuttosto importanti.

Le vere novità dei fili in PDO sono sostanzialmente nella mini invasività del trattamento e negli effetti visibili sin dai primi giorni, come descritto dall'esperto: "Parliamo di fili sottili quanto un capello che non richiedono incisioni, ma vengono introdotti attraverso un ago altrettanto sottile. Non necessitano di punti di ancoraggio, ma creano un parziale sollevamento biologico autoindotto, mediante biostimolazione e un'azione più 'meccanica'. La prima è determinata dall'effetto tonificante dei fili stessi; questi stimolano il derma a produrre un'aumentata quantità di collagene e agiscono in maniera significativa sulla micro vascolarizzazione. Il processo di 'sollevamento' è determinato dall'azione stessa di inserimento. L'effetto finale è di un sensibile rassodamento dei tessuti, con l'eliminazione delle piccole rughe del viso o il rassodamento di aree che tendono a svuotarsi". 

Il trattamento richiede circa 20-30 minuti e non ha effetti collaterali, se non -in alcuni casi- l'insorgenza di piccoli ematomi dovuti all'ago. I fili nell'arco di 3-5 mesi scompaiono, mentre gli effetti sulle parti trattate però possono restare anche fino ad un anno e oltre.

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