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Giovedì, 28 Marzo 2024
Fitness

Sport e cellulite: le bugie e le verità che non ti aspetti

Se è vero che l'attività aerobica costante aiuta a combattere i 'cuscinetti', è falso il luogo comune secondo cui dopo i 30 anni bisogna arrendersi alla sua inarrestabile presenza: ecco qualche chiarezza sul binomio 'attività fisica-grasso'

Più si odia, più l'oggetto di quell'astio aumenta. Più si giura che nella crociata contro il cuscinetto molesto ad avere la meglio saranno creme, massaggi e guaine contenitive, più lei, la dannata cellulite, pare aumentare senza pietà, sdegnosa di sforzi e sacrifici.  

L'inestetismo più democratico che c'è per quel suo carattere liberale che colpisce 9 donne su 10, si manifesta soprattutto su cosce, glutei e fianchi e benché sia ormai noto che l'alimentazione squilibrata e la sedentarietà siano fattori che aggravano ulteriormente il difetto, sostenere che l'attività fisica sia l'unica soluzione per debellare il difetto è vero sì, ma solo parzialmente.

Ci sono, infatti, una serie di credenze legate al binomio sport e cellulite che non appaiono del tutto chiare, perché se è vero che l'aerobica praticata con costanza è di notevole supporto al problema, è, invece, falso il luogo comune secondo cui dopo i 30 anni non si possa contrastare la cellulite, ma solo peggiorarla.

Ecco, allora, una serie di curiosità sulla questione 'smontate' o confermate dal medico sportivo Lorenzo Somenzini.

1- L'aerobica, se lenta e protratta, aiuta la lotta ai cuscinetti. Vero: "Quindici minuti di aerobica a ritmi serrati fanno surriscaldare il corpo che brucia gli zuccheri, ma non smaltisce massa grassa. Per eliminare l'adipe e attenuare gli accumuli di cellulite, bisogna mantenere la frequenza cardiaca bassa, al massimo centotrenta battiti al minuto. E l'attività fisica va ripetuta almeno tre volte alla settimana per mezz'ora-quaranta minuti"

2- Contro la cellulite non bastano 20 minuti di allenamento al giorno. Vero: "I meccanismi metabolici responsabili dello smaltimento dei grassi si attivano dopo venti-trenta minuti di attività fisica. Questa regola però non vale per la bicicletta, dove l'organismo inizia a bruciare dopo un'ora di pedalate".

3- L'acqua-gym è perfetta per contrastare la cellulite. Vero e Falso: "È efficace in quanto è un'attività aerobica, ma è meno faticosa di altre svolte fuori dall'acqua dove i tempi di resistenza si raddoppiano. Inoltre, l'acqua riossigena i tessuti ed esercita un benefico massaggio sui cuscinetti. Esistono però attività fisiche altrettanto efficaci come il nuoto, le camminate in salita o la bicicletta"

4- Fare molto sport da giovane contrasta la comparsa della cellulite in età matura. Falso: "Dopo i quarant'anni, il problema è legato soprattutto al sistema endocrino femminile. La cellulite può comparire quando la donna subisce alterazioni ormonali. Chi ha sempre fatto molto sport ha un corpo tonico e scattante e, quindi, una migliore circolazione e tessuti più ossigenati".

5- Dopo i 30 anni, senza un pregresso di sport e dieta equilibrata, non si può contrastare la cellulite, ma solo peggiorarla. Falso: "Il consiglio, in questo caso, è la Fitfood Therapy", dice Pierantonio Bacci, chirurgo estetico, "un programma intensivo da seguire tutti i giorni per almeno tre mesi e far diventare , poi, una buona abitudine. Il primo step è il fit: attività sportiva leggera da eseguire in palestra con un trainer che stabilisce gli esercizi più indicati. Poi il food: alimentazione varia, ricca di frutta e verdura e integrata con bioflavonoidi, vitamine del gruppo P che proteggono l'elasticità dei vasi capillari. Dove trovarli? Ne sono ricchi gli agrumi, l'uva, i mirtilli, le prugne, le ciliegie, le more, il melone, l'ananas e i pomodori. Per assumerne una dose importante, inserire nell'alimentazione integratori a base di centella asiatica e gingko biloba".

6- Meglio evitare gli allenamenti intensi e senza interruzioni. Vero: "Non si dovrebbe mai arrivare a non sentire più il muscolo. Ma anche la bicicletta e l'equitazione sono due sport da praticare con cautela (mai per più di un'ora). Il primo costringe a una posizione sul sellino che comprime i vasi sanguigni e linfatici; il secondo può provocare microtraumi al tessuto adiposo", spiega Antonio Paoli, docente di Teoria, tecnica e didattica del fitness presso l'Università di Padova.

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