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Carnevale 2019: la storia e le origini della festa più pazza dell'anno

"A Carnevale ogni scherzo vale!", si sentirà spesso questo periodo e sarà la scusa perfetta per scherzi, travestimenti originali e per rispolverare antiche tradizioni regionali

Il 17 febbraio è iniziato ufficialmente il Carnevale 2019, la festa divertente colorata e pazza per eccellenza che sarà motivo di feste per grandi e piccini fino al 5 marzo, il famoso martedì grasso. Tanti i modi con cui festeggiarlo, a seconda del paese di provenienza e dalle mode del momento, tanto da far convivere in una stessa festa Arlecchino e Pulcinella con Spiderman e Batman. Ma dove è nato il Carnevale? Come si è evoluto nel tempo? Scopriamolo insieme.

La Storia

Il mese di febbraio era anticamente un periodo in cui si celebrava la fertilità della terra dopo un rigido inverno, per donare i frutti delle terre stesse alle divinità dormienti nel periodo freddo. Le attestazioni sono molte a partire da Egizi e Babilonesi, che possedevano antichi riti di festa, banchetti e maschere riconducibili a quella che oggi è una festa conosciuta in tutto il mondo.

La parola Carnevale deriva dal latino carnem levare, “togliere la carne” per far riferimento ai famosi banchetti che si tenevano il martedì grasso che successivamente durante il cristianesimo coincideva con l’inizio della quaresima e quindi del tempo del digiuno in attesa della Pasqua.

Le antiche feste da cui tutto ebbe inizio furono quella dei Saturnalia e delle Dionisie greche, durante le quali gli schiavi erano considerati liberi e potevano mascherarsi schernendo la classe dominante con delle caricature, festeggiando con balli e banchetti.

Durante il medioevo la festa era celebrata con la solita caratteristica dei travestimenti che di anno in anno cambiavano, come oggi, ma con un comune denominatore che prevedeva di sovvertire l’ordine, di essere il contrario di sé stessi o di enfatizzare in negativo delle figure del potere (papa, duca, conte etc.).

Con il passare del tempo la festa creò anche nuove usanze come balli e piatti tipici, ad esempio il saltarello laziale, una danza che simulava la crescita delle spighe di grano prendendo le mosse dagli antichi balli propiziatori.

Nel 1600 il Carnevale prende vita nuova con la Commedia dell’Arte che dà vita a spettacoli teatrali con maschere e costumi tipicizzati. Infatti ogni personaggio finisce per rappresentare un carattere, dando vita a quelle che sono rimaste le maschere italiane per eccellenza: Arlecchino-il servitore, Pantaleone-il padrone, Balanzone-sapiente fanfarone etc.

Queste oltre a diventare personaggi versatili in diverse commedie, si caricheranno di particolari cablati sulle tradizioni regionali che saranno anche simbolo delle diverse regioni d’Italia.

Le maschere tradizionali

Napoli, Pulcinella 

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fonte: Filastrocche.it

Il romano Rugantino 

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fonte: Filastrocche.it

Balanzone, Bologna 

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fonte: Filastrocche.it

Pantalone, Venezia

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fonte: Filastrocche.it

Oggi

Tanti anche i piatti tipici di questo periodo, chiacchiere frappe e castagnole, che si differenziano a seconda delle ricette locali, e tante le feste ormai famose in tutto il mondo come il celebre carnevale di Venezia, accanto a quelli di Viareggio, Manfredonia e Acireale, che attirano turisti da tutto il mondo.

Le feste in programma sono tante, e se ancora non avete deciso la vostra maschera perchè non scegliere una della tradizione? Se invece volete sconvolgere con costumi originali e divertenti la scelta è varia, da personaggi di film, saghe e libri a supereroi, dai mestieri più strani ad animali particolari. Ricordatevi che a Carnevale potete essere chi volete, basta essere pazzi e fare festa!

Fonte: https://cultura.biografieonline.it/carnevale-storia/

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