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Festa della donna: perché si festeggia l’8 marzo

L’8 marzo 2019 è la festa della donna, quando e come nasce questa ricorrenza? Negli anni crescono le conquiste dei diritti, così come i modi per ricordare questo giorno

Ogni anno in tutto il mondo l’8 marzo viene celebrata la festa internazionale della donna, una data che ricorda i diritti sociali e civili che la donna è riuscita a conquistare, diritti che erano dovuti ma per i quali le battaglie sono state lunghe e complicate. Ma perché venne scelto questo giorno?

La storia

Nonostante siano molte le narrazioni intorno alla scelta della data, come rivolte operaie e commemorazioni per la morte di donne lavoratrici all’inizio del 1900, la storia è molto più articolata e si è costruita in lunghi anni di scioperi e rivendicazioni di diritti fondamentali, eredi di una cultura occidentale che si è retta per secoli sulla discriminazione delle donne in materia di salario e qualità di lavoro.

A partire dal VII Congresso della II Internazionale socialista del 1907, passando per lo sciopero di New York del 1910 indetto da ventimila camiciaie, diverse manifestazioni in Europa per rivendicare diritti in base alla piramide sociale, il culmine si ebbe nel 1919 con la Conferenza di Copenaghen, quando si cominciò a pensare di istituire una giornata dedicata ai diritti delle donne.

Perché l’8 marzo?

Istituire una giornata di celebrazione fu un punto nevralgico per dare dignità alle azioni di conquista dei diritti fondamentali. L’8 marzo 1917 a San Pietroburgo numerose donne guidarono una manifestazione per rivendicare la fine della guerra e questa data venne fissata come comune a tutti paesi durante la conferenza delle donne comuniste a Mosca nel 1921, chiamandola allora “Giornata internazionale dell’operaia”.

In Italia la giornata venne istituita nel 1922, ma negli anni a causa dell’isolamento politico della Russia, le origini storiche vennero oscurate, confuse e dimenticate dando vita a fantasiose storie sulla nascita di questa giornata. Solo nel 1975 l’ONU la riconobbe come giornata ufficiale, e si cominciarono anche ad adottare misure per riconoscere i diritti fondamentali.

L’8 marzo oggi

Le origini di questa giornata raccontano movimenti politici, storici e la conquista di diritti, mentre oggi sembra che queste azioni, che dovrebbero essere d’ispirazione, siano andate perse.

C’è chi aspetta gli auguri senza sapere il perché, c’è chi si offende perché non riceve un fiore di mimosa o chi organizza serate tra amiche nei locali più cool. Capiamoci, è giusto festeggiare, è giusto ricordare, ma è necessario farlo anche in modo consapevole.

Sono tanti i luoghi e i modi in cui viene ricordato questo giorno, onorando la storia che ha portato a una condizione degna, almeno in alcuni ambiti, e che sta dando voce a iniziative diverse in tutto il globo.

L’8 marzo nel mondo

In Colombia le donne si riuniscono per vendere la tradizionale pollada (pollo e patate) in modo da autofinanziare le associazioni che si occupano dei diritti della donna.

In Cameroon e Zimbabwe si organizzano eventi culturali per promuovere l’emancipazione, sebbene le conquiste del continente africano siano ancora piccole e disparate, dando dignità a questo giorno.

In Ecuador è stato creato el parque de las mujeras, un parco che ospita manifestazioni culturali incentrato su tematiche diverse sui diritti femminili.

Nelle Filippine si lanciano lanterne luminose in cielo, come simbolo della celebrazione dei propri diritti conquistati e da conquistare.

Ricordiamo dunque questo giorno, anche brindando insieme alle amiche se vogliamo ma senza dimenticare i diritti che ancora spettano alle donne: questo 8 marzo 2019 potrebbe essere l’occasione giusta per partecipare a eventi e iniziative sul territorio per conoscere chi attivamente è impegnato per i diritti di tutte.

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