L'Agenzia delle Entrate ha chiarito quando il contribuente possa considerare accettato il 730 precompilato che l’Agenzia stessa fornisce completo dei dati relativi a spese sanitarie, universitarie, contributi previdenziali, bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e via dicendo.

Il 730 precompilato è accettato quando viene trasmesso senza modifiche all’Agenzia delle Entrate, quando cioè il contribuente prende atto dei conti dell’Agenzia stessa e rinvia ad essa il 730 tale e quale lo ha ricevuto. Il 730 precompilato è accettato anche in presenza di modifiche «che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta» secondo testuali parole dell’Agenzia delle Entrate.

«Si considerano tali - ha precisato l’ente - le seguenti operazioni: indicazione o modifica dei dati anagrafici del contribuente (a eccezione del comune del domicilio fiscale, che potrebbe incidere sulla determinazione delle addizionali regionale e comunale all’Irpef); indicazione o modifica dei dati identificativi del soggetto che effettua il conguaglio; indicazione o modifica del codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico; compilazione del quadro I per la scelta dell’utilizzo in compensazione, totale o parziale, dell’eventuale credito che risulta dal modello 730; scelta di non versare o di versare in misura inferiore a quanto calcolato da chi presta assistenza fiscale gli acconti dovuti, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F; richiesta di suddivisione in rate mensili delle somme dovute a titolo di saldo e acconto nei casi consentiti dalla legge, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F (circolare 11/E del 23 marzo 2015, paragrafo 4.2)».

Chi accetta senza modifiche il 730 precompilato non subirà controlli documentali e non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili. Poiché l’Agenzia accetta anche modifiche che non incidano sul quantum di reddito e/o imposta, par di capire che anche in tali casi valga l’esenzione da controlli.