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Martedì, 23 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Con l’e-commerce risparmi di 157 euro per il primo anno di vita di un figlio

Tecnologia ed e-commerce possono aiutare ad affrontare il calo demografico che gli esperti indicano come uno dei mali di cui soffre l’Italia? Il portale di comparazione dei prezzi online idealo non si spinge a conclusioni simili, ma fornisce un’analisi dei risparmi che si possono conseguire comprando online articoli del comparto bebè.

Un figlio nel primo anno costa in media da 7.100 a 15.200 euro secondo le rilevazioni dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori.

L’e-commerce consente risparmi medi del 10% sugli articoli di prima necessità, secondo l’analisi di idealo. Particolarmente convenienti i biberon, sui quali si risparmia in media il 26,6% (pari a circa 4,83 euro),  risultano più a buon mercato anche i pannolini, con prezzi mediamente inferiori del 15% (3,02 euro),  i seggiolini per auto (risparmio medio del 10,3%, pari a 21,25 euro), gli sterilizzatori (-9,1%, cioè 3,82 euro) e i passeggini (costi inferiori del 7,9%, equivalente a 33,84 euro).

Per l’intrattenimento il risparmio medio s’attesta attorno al 10,4%: i libri per la prima infanzia online consentono un risparmio medio del 29,4% (pari a circa 6,75 euro), i peluche del 23% (9,75 euro), i giochi motori del 13,1% (5,34 euro), le giostrine per neonati del 12,5% (3,52 euro), le palestrine per neonati del 12,2% (5,25 euro) e i giocattoli per il bagnetto dell’8,3% (1,55 euro).

Il risparmio maggiore, 19,7%, si ha per l’abbigliamento con al primo posto l’intimo per neonati, che garantisce un risparmio del 40,9% pari a circa 4,53 euro.

In media, nei 3 comparti, l’e-commerce consente risparmi di 157 euro o anche di importi più elevati e nel 2017, l'interesse per prodotti in vendita online della categoria "Bambini & Neonati" è cresciuto del 30,0% rispetto al 2016 (anche il trend per il 2018 è positivo: +22,6% rispetto all'anno appena trascorso).

L’e-commerce per bimbi avviene via smartphone e interessa le donne nella maggior parte dei casi: sono infatti donne il 70% di quante cercano prodotti online per neonati ed è lo smartphone lo strumento utilizzato per la ricerca in un’identica percentuale, 70%, dei casi. Lombardia e Lazio sono le Regioni in cui l’e-commerce è più sviluppato in assoluto e sono anche le Regioni dove più numerose sono le ricerche e le ordinazioni di prodotti per infanti, davanti alla Toscana (per articoli di intrattenimento) ed Emilia Romagna (per articoli di prima necessità). A livello nazionale, i prodotti di prima necessità e legati alla sicurezza rappresentano il catalizzatore di attenzione maggiore, con una quota di interesse superiore di circa sei volte rispetto ai prodotti legati all’intrattenimento dei bambini (85.3% contro 14.7%).

Online comprano articoli di prima necessità sopratutto i genitori dai 25 ai 34 anni (44,6%), probabilmente coppie al proprio primo figlio. Nel settore dei prodotti d’intrattenimento, invece, gli acquirenti sono in prevalenza genitori tra i 35 e i 44 anni (43,6%).

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