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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Cosa è e come funziona l’alternanza scuola-lavoro

L’alternanza scuola-lavoro è stata introdotta con la legge 107/2015 per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, sulla falsariga di quanto si fa in Germania e Francia. Ecco come funziona.

L’alternanza scuola-lavoro ed è obbligatoria per tutti gli alunni a partire dal terzo anno di scuola superiore (compresi i licei). Si tratta di una modalità didattica innovativa, che integra l’istruzione teorica con progetti specifici e in linea col piano di studi dei singoli alunni, volto a consentire loro di comprendere quali siano le proprie attitudini professionali e personali più predominanti.

L’alternanza è disciplinata da una Carta dei diritti e dei doveri che in 7 articoli elenca diritti e doveri degli alunni coinvolti nel programma, gli istituti che ospitano gli alunni durante il programma e i responsabili (insegnanti e tutor aziendali) tenuti ad occuparsi della loro formazione. Ogni studente, deve frequentare almeno tre quarti delle ore stabilite, rispettare norme e regole in materia di igiene, salute e sicurezza, mantenere la riservatezza su informazioni e dati interni dell’azienda. In parallelo, ogni ente, organizzazione o azienda che ospita gli alunni deve assegnare un tutor a quest’ultimi che sia in grado di seguirli e di occuparsi di loro (sia a livello professionale che personale). Il numero di studenti per ogni tutor varia a seconda del grado di rischio dell’attività svolta. Il percorso proposto e scelto dalla scuola e promosso dall’azienda deve essere coerente col percorso scolastico degli studenti e sia le aziende che le scuola devono garantire sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro dove si svolgeranno le attività degli alunni.

Gli alunni durante i programmi di alternanza sono assicurati dall’Inail, presso la quale viene aperta un’apposita assicurazione a carico dello Stato contro gli infortuni sul lavoro e la responsabilità civile verso terzi.

Scuole e aziende devono iscriversi a un apposito registro per poter promuovere e organizzare programmi di alternanza scuola-lavoro. Ogni progetto proposto tramite il registro deve indicare il numero massimo di studenti che si possono accogliere, l’indicazione del periodo o dei periodi dell’anno in cui sarà possibile svolgere le attività, l’esplicazione del tipo di percorso formativo e professionale che si intende offrire.

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