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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

L’anticipo volontario della pensione entra in funzione, ecco come ottenerlo

E’ entrato in vigore l’anticipo pensionistico volontario (Ape) che consente di ritirarsi dal lavoro prima di aver raggiunto l’età della pensione, godendo di un anticipo sulla pensione stessa tramite un prestito (erogato in 12 mensilità annue) garantito dalla pensione di vecchiaia e fornito da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e altre imprese assicurative primarie.

L’anticipo vale per tutti tranne che per i liberi professionisti iscritti a casse previdenziali professionali. Secondo quanto comunica sul suo sito l’Inps, l’anticipo può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata.

Il prestito è erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Il prestito ottenuto viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni tramite trattenuta che viene effettuata dall’Inps all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione e si completa dopo 20 anni dal pensionamento.

Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza: in caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni. Per chiedere il prestito bisogna avere almeno 63 anni e 20 anni di contributi versati. L’età deve comunque essere tale da garantire che l’accesso alla pensione di vecchiaia avvenga non oltre i 3 anni e 7 mesi successivi. Occorre inoltre:

- avere un importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito richiesto, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago);

- non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità.

Il prestito va chiesto all’Inps e non richiede di aver smesso di lavorare: si presenta all'Inps domanda di certificazione del diritto e domanda di pensione di vecchiaia, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge, indicando sia il finanziatore cui richiedere il prestito sia l’impresa assicurativa cui richiedere la copertura del rischio di premorienza. L’Inps verifica il possesso dei requisiti di legge, certifica il diritto all’Ape e comunica al richiedente l’importo minimo e massimo del prestito ottenibile. L’istituto finanziatore trasmette all’Inps il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In quest’ultimo caso la domanda di pensione decade ed è priva di effetti.

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