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Martedì, 16 Aprile 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

L'aumento dell'Iva costerebbe 242 euro in più a famiglia e rincari di 630 euro per l’acquisto dell’auto

L’Italia è uno dei Paesi tra quelli che hanno l’euro come propria moneta col prelievo Iva più alto ed anche uno di quelli dove quel prelievo è stato aumentato di più negli anni. Ma a partire dall’anno prossimo gli italiani rischiano di dover sborsare ancora di più, secondo i calcoli e gli ammonimenti dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

L’Italia è il Paese dell’Eurozona dove l’Iva è cresciuta di più: ben 10 punti dal 1973, quando l’aliquota era al 12%, al 22% di oggi. Seguono la Germania, con una variazione di +8 punti (dall’11% al 19%), l’Olanda, con un aumento di 5 punti (dal 16% al 21%), l’Austria e il Belgio, con aumenti rispettivamente del 4% e del 3%. La Francia è l’unico Paese presente in questa comparazione che non ha registrato alcun incremento. In Italia l’Iva è stata alzata 9 volte dopo la sua introduzione e nessun Paese dell’area euro l’ha innalzata tanto quanto l’Italia.

Nel 2019 gli italiani rischiano di pagare in media 242 euro in più di Iva, se il nuovo governo non riuscirà a disinnescare le clausole di salvaguardia dei conti pubblici reperendo altrove (anche tagliando spese) le somme necessarie (oltre 12 miliardi di euro per l’anno prossimo). Il rincaro, secondo le simulazioni della Cgia, sarà di 284 euro per famiglia al Nord, di 234 euro nel Centro e di 199 euro nel Mezzogiorno.

Un’Iva ordinaria portata al 24,2% nel 2019 sarebbe la più alta dell’Eurozona e secondo Federauto (la Federazione Italiana Concessionari Auto, aderente a Confcommercio, che riunisce in Italia tutte le Associazioni di marca e i sindacati territoriali dei concessionari di autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus) comporterebbe un rincaro di 630 euro per ogni auto nuova acquistata.

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