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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Le pensioni non aumentano, ma salta il rimborso all’Inps per il 2015

L’importo delle pensioni non subirà mutamenti nel 2017, perché l’inflazione è piatta e dunque i prezzi sono invariati, e sarà probabilmente scongiurata la beffa di dover restituire parte di quanto percepito nel 2016.

Anche per il 2017 la pensione minima sarà di 501,89 euro, come l’anno scorso, perché il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fatto sapere che non verrà applicato alcun adeguamento rispetto al 2016 in quanto, sottinteso, non ve ne sono i presupposti (rincaro del costo della vita).

Al posto dell’aumento, resta il rischio di dover restituire lo 0,1% della pensione in 4 rate a decorrere da aprile. L’Inps ha infatti reso noto che da quel mese intende recuperare la differenza tra l’inflazione registrata nel 2015 e quanto versato a titolo di pensione quello stesso anno (le pensioni hanno un valore nominale agganciato al costo della vita) perché nel 2015 l’inflazione è stata più bassa di quanto ci si aspettasse. 

"Il recupero del differenziale negativo pari allo 0,1% relativamente ai ratei corrisposti nel 2015 viene effettuato in massimo 4 rate, dalla mensilità di aprile 2017, con il limite minimo di 1 euro per ciascuna rata" aveva reso noto l’Istituto di previdenza. Gli importi inferiori a 1 euro vengono recuperati in unica soluzione. 

Il rimborso dello 0,1% di quanto avuto nel 2016 sarà scongiurato, ha assicurato il ministro del Lavoro e del Welfare, Giuliano Poletti. Il recupero preannunciato dall’Inps era già stato bloccato nel 2016 e rinviato al 2017 e attraverso un procedimento di legge, come da parole del ministro, dovrebbe essere completamente eliminato.

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