Roma è la città italiana che dal 1998 al giugno scorso ha visto la maggior rivalutazione del proprio patrimonio immobiliare, secondo analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, Torino è la città in cui nei primi 9 mesi di quest’anno il mercato immobiliare è stato più vivace, come emerge dai dati dell’Agenzia delle Entrate. 

Gli immobili di Roma si sono apprezzati del 65,3%, più che in ogni altra città italiana. La capitale è seguita da Napoli, con una rivalutazione del 61,3%, e da Milano (+56,3%).

In capoluoghi e hinterland la casa s’è apprezzata del 14,3% e del 5,2% rispettivamente. Dal 1998 ad oggi le rivalutazioni sono state di valore più consistente nei capoluoghi del Sud (+24,8%) e, molto dietro, del Centro (+2,5%), mentre nel Nord hanno avuto un valore addirittura negativo: -2,4%. 

Da gennaio a settembre 2016 le transazioni immobiliari sono cresciute del 20,4% e per la fine dell’anno il numero assoluto di transazioni concluse dovrebbe essere intorno a 500mila.

Il maggior aumento di transazioni si è avuto a Torino (+26,9% in un anno) e, a seguire, a Genova (+26,8%) e a Milano (+26,7%).  All’ultimo posto Palermo, con un aumento dell’8,1%. Le compravendite sono aumentate soprattutto nei Comuni del Nord (+23,7%) rispetto a quelli  del Centro (+18,3%) e del Sud (+15,7%).

Nel 2016 sono aumentati quanti ritengono il mattone l’investimento più sicuro: secondo un’indagine del Centro Einaudi sono saliti al 60% contro il 55% del 2015. Quanti ritengono quello nel mattone il “migliore possibile” tra gli investimenti sono passati nello stesso tempo dal 33,2% al 40,6%.