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Martedì, 23 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Pochi punti di ricarica e nessun forte incentivo, l’auto elettrica in Italia marcia piano

La diffusione dell’auto elettrica in Italia sconta ancora la scarsità di punti di ricarica, secondo l’E-Mobility Report 2018 realizzato dall’Energy&Strategy (E&S) Group della School of Management del Politecnico di Milano. E rimane ostacolato dall’assenza di incentivi.

Le auto elettriche vendute in Italia nel 2017 sono state 4.827 contro le 2.560 dell’anno precedente: 1.964 full-electric e 2.863 auto “plug in” (con possibilità di ricarica associata ad un motore tradizionale). A livello mondiale, le vendite sono ammontate a quasi 1,2 milioni di unità, in crescita del 57% rispetto alle circa 750mila auto vendute nel 2016. In Europa, le maggiori vendite di auto elettriche l’anno scorso si sono avute in Norvegia e Germania, (rispettivamente 62mila e 55mila immatricolazioni).

Nel primo semestre 2018 sono già state vendute 4.129 auto elettriche, cioé quasi quante se ne sono vendute nell’intero anno precedente. Su base annua, la prima metà del 2018 ha fatto registrare un incremento delle vendite dell’89%.

Nel 2017 le auto elettriche erano lo 0,24% del parco circolante in Italia, che rappresentava comunque una quota sensibilmente maggiore rispetto al 2016, quando era pari allo 0,1%. In cifra assoluta, si tratta di circa 13mila vetture.

La diffusione dell’auto elettrica è legata a quella dei punti di ricarica, che alla fine dell’anno scorso erano 2.750 (+750 rispetto al 2016), dei quali il 16% (443) high power, distribuiti in circa 1.300 colonnine. La rete di ricarica appare distribuita in modo alquanto squilibrato sul territorio nazionale: l’infrastruttura di ricarica in DC (corrente continua), che oggi rappresenta circa il 10% dei punti di ricarica complessivi, è localizzata per quasi due terzi al Nord (63%),  per poco più di un quarto al Centro (28%) e per meno di un decimo al Sud e Isole (9%). La maggior parte delle installazioni è localizzata nei contesti urbani (50%) e nei punti di interesse (45%), mentre fuori dalle città ce ne sono ancora poche (5%), anche se la minore diffusione è compensata dalla maggiore velocità di ricarica. Ricarica e autonomia sono indicati come l’ostacolo all’acquisto di questo tipo di veicolo dal 50% e dal 22% dei potenziali acquirenti.

Le auto elettriche in Itala scontano anche l’assenza di incentivi all’acquisto, afferma Vittorio Chiesa, direttore di E&S Group. Non esiste un programma nazionale per favorirne l’acquisto mentre sconti sul bollo e accessi e parcheggi gratuiti in zone a pagamento sono lasciati alla discrezionalità dei Comuni (in Norvegia, di contro è riconosciuto uno sconto del 25% sull’Iva al momento dell’acquisto, oltre ad accesso gratuito o a prezzo agevolato a parcheggi, traghetti e così via; Germania, Francia e Inghilterra prevedono a loro volta incentivi monetari).

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