rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

Nel 2018 le banche italiane si libereranno di 70 miliardi di crediti deteriorati e inadempienze probabili

Il 2018 è stato un anno record per il mercato dei crediti deteriorati (Npl, non performing loans) in Italia, secondo quanto risulta a PwC nello studio “NPL: Entering a New Era”.

Nel 2018 le banche italiane si libereranno di 70 miliardi di Npl e già a giugno i volumi dei crediti deteriorati sui bilanci delle banche italiane si erano attestati ad 222 miliardi lordi rispetto ai 264 miliardi del dicembre 2017. Le dismissioni di Npl saranno significative anche nel 2019 con una stima di almeno 50 miliardi di cessioni nell'anno.

Le coperture di crediti deteriorati si sono attestate al 65,9% per le sofferenze e al 35% per le inadempienze probabili (Utp, unlikely to pay, tappa immediatamente precedente la sofferenza vera e propria). A giugno le inadempienze probabili hanno superato i crediti deteriorati quanto a peso sui bilanci delle banche.

BancoBpm è la banca con più Npl in via di smaltimento tra novembre e dicembre grazie a una cessione del valore compreso tra i 3,5 e gli 8,6 miliardi. Alle sue spalle Monte dei Paschi di Siena, impegnato in 4 operazioni di cessione di crediti deteriorati (rispettivamente per 420, 600, 900 e 2.400 milioni) per 4,320 miliardi complessivi, poi Unicredit, intenta a dismettere Utp per 3 miliardi, Ubi Banca (2,7 miliardi), Carige (1 miliardo), Intesa (2 tranche di Utp da 250 milioni l’una) e Mediobanca (150 milioni di Npl di cui liberarsi). In totale le cessioni di Utp e Npl da parte di istituti di credito italiani dovrebbero ammontare, tra novembre e dicembre, a una cifra compresa tra i 15,17 e i 20,2 miliardi.

Si parla di

Nel 2018 le banche italiane si libereranno di 70 miliardi di crediti deteriorati e inadempienze probabili

Today è in caricamento