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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Colf e badanti in regola sono in calo, ma sono sempre più gli italiani che fanno questi mestieri

L’Osservatorio statistico dell’Inps registra che a fronte di un calo del complesso di colf e badanti in regola aumentano gli italiani che svolgono quei mestieri.

I lavoratori domestici contribuenti all'Inps sono calati del 2,3% nel 2015: sono stati in tutto 886.125, cioè 20.518 in meno rispetto al 2014. La diminuzione è già in corso da anni e anzi era stata più accentuata  sia nel 2014 (-5,2% annuo) che nel 2013 (-5,2%), mentre nel 2012 si era registrato un forte aumento del numero dovuto alla sanatoria riguardante i lavoratori extracomunitari irregolari. I domestici italiani sono aumentati del 4,2% annuo nel 2015. Negli ultimi 6 anni il numero di lavoratori maschi ha un andamento simile a quello del totale complessivo, mentre il numero delle femmine cresce fino al 2012 per poi decrescere. La composizione per sesso evidenzia una netta prevalenza di femmine, che ha raggiunto nel 2015 il valore massimo degli ultimi 6 anni, pari all'87,8%.

I lavoratori domestici sono concentrati nel Nord-ovest e in Lombardia: il 29,8% di loro lavora nel Nord-ovest e ben il 18,1% in Lombardia (si tratta du 160.857 persone). La diffusione del lavoro domestico vede al secondo posto il Centro Italia (28,5%) che ha nel Lazio la seconda Regione per numero di domestici (15% del totale), e a seguire il Nord-est (19,7%), il Sud (13%) e le Isole (9%). Insieme  a Lombardia e Lazio, l’Emilia Romagna (9%) e la Toscana (8,5%) impiegano oltre metà dei lavoratori domestici in Italia.

Il 75,9% dei lavoratori domestici è straniero e di questa quota di stranieri la maggior parte lavora in Lombardia (135.188 domestici, pari al 20,1% della quota complessiva dagli stranieri), alle cui spalle vi sono Lazio (17%) ed Emilia Romagna (10,1%).

I domestici italiani sono concentrati in Sardegna, con una nota del 16,4%, e a seguire in Lombardia (11,9%) e Lazio (8,7%).

Del 2,2% l’aumento complessivo di badanti nel 2015, quelle italiane sono cresciute del 13%, mentre il numero di colf registra un decremento del 5,4%, influenzato maggiormente dalla diminuzione dei lavoratori provenienti dall'Asia Orientale (-13,6%) e dall'Africa del Nord (-13,2%); anche in questo caso i lavoratori italiani fanno registrare una variazione in controtendenza (+0,3%).

I lavoratori domestici hanno perlopiù tra i 45 e i 49 anni (la quota sul totale è del 16,8%), mentre nel 10,8% dei casi hanno un'età pari o superiore ai 60 anni e solo nel 2,3% dei casi un'età inferiore ai 25 anni.

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