Un attico è uno status symbol, nell’immaginario comune, ed in effetti in Italia, secondo quanto risulta a Tecnocasa sulla base dei dati del primo semestre del 2018, esso rappresenta una soluzione abitativa piuttosto elitaria (rispetto al totale degli acquisti di casa) anche se, abbastanza a sorpresa, è più popolare tra le coppie che tra i single e tra i lavoratori dipendenti che tra professionisti e imprenditori.

Gli acquisti di attici sono stati lo 0,8% di tutte le compravendite immobiliari della prima metà di quest’anno. I tagli che hanno più mercato sono quelli che si collocano tra i 51 e i 100 metri quadri (38% del totale delle vendite di questa tipologia abitativa) e quelli compresi tra i 101 e i 150 metri quadri (35,4%). I tagli con ampiezza compresa tra i 151 e i 200 metri quadri sono stati scelti nel 14,6% dei casi.    

L’attico si acquista soprattutto come abitazione principale (87,5%), mentre è bassa la percentuale di compravendite per investimento (6,6%, contro il 10,4% dello stesso periodo del 2017). Nel 5,9% dei casi l’attico viene  acquistato per utilizzarlo come casa vacanza.

Il 78,7 delle volte a comprare un attico sono coppie (con o senza figli), mentre gli acquisti da parte di single rappresentano soltanto una quota del 21,3%. L’età degli acquirenti è compresa tra i 35 e i 44 anni nel 33,3% dei casi, tra i 18 e i 34 anni nel 25,2% dei casi e tra i 45 e i 54 anni nel 20,8% dei casi.

Il 57,6% degli acquirenti di attici è costituito da lavoratori dipendenti, mentre professionisti ed imprenditori si fermano a quota 33,1% (il rimanente 5,8% è costituito da pensionati). La compravendita avviene grazie all’ausilio di un mutuo nel 56,2% dei casi, in contante il 43,8% delle volte.