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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Come funziona il lavoro straordinario

Il lavoro straordinario è il “lavoro prestato oltre l’orario normale di lavoro” ed il suo impiego è disciplinato dai contratti nazionali di lavoro collettivo (Ccnl), che lo prevedono spesso come obbligatorio.  

Il lavoro straordinario è quello che eccede le 40 ore di lavoro a settimana, in base all’art. 1 comma 2 del Dlgs 66/2003 deve essere di quaranta ore settimanali. Quindi se a fronte di un Ccnl che prevede 35 ore a settimana se ne lavorano 40, quelle 5 ore in più verranno considerate “lavoro supplementare”, mentre se si lavora per 45 ore, le 5 che eccedono le 40 ore rappresentano lavoro straordinario.

Lo straordinario non può comportare un impegno per oltre 48 ore settimanali e, in assenza di diverse disposizioni del Ccnl, per oltre 250 ore all’anno.

Prestare lavoro straordinario è obbligatorio solo in precisi casi, al di fuori dei quali il lavoratore resta libero di accettare la richiesta del datore di lavoro o di rifiutarla. Il lavoro straordinario è obbligatorio:

  • quando così stabilisce il Ccnl (prevedendo limiti orari):
  • in presenza di eccezionali esigenze tecnico-produttive, purché sia impossibile assumere altre persone per far fronte all’eccezionalità del caso;
  • per casi di forza maggiore o casi in cui la mancata esecuzione del lavoro straordinario possa creare un pericolo grave e immediato o un danno alla produzione e alle persone;
  • in occasione di eventi quali mostre, fiere, manifestazioni, allestimenti di prototipi, modelli ecc.. purché vi sia stata comunicazione preventiva agli uffici competenti.

Anche nel caso in cui sia il lavoratore a voler prestare lavoro straordinario, occorre che sia presentata richiesta (dal lavoratore stessa) e che tale richiesta sia accolta (dal datore di lavoro).

Lo straordinario dà diritto a maggiorazioni retributive o riposi compensativi (in ogni caso per ogni 24 ore complessive di lavoro, il lavoratore deve riposare almeno per 11 ore di fila, pertanto la prestazione di lavoro straordinario non può durare continuativamente più di 13 ore compreso l’eventuale straordinario).  Il maggior compenso per lo straordinario può anche essere forfettizzato.

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