Le bollette sono un grattacapo per il solo fatto di esistere, ma c’è un modo messo a punto da 'Altroconsumo' per affrontarle e gestirle con sicurezza.

La periodicità della bolletta è indicata nelle condizioni contrattuali del servizio a cui la bolletta si riferisce e dunque ove si abbia il dubbio che stia per arrivare e si debba accantonare denaro per saldare o se si teme di non averla ricevuta è bene verificare la periodicità di invio indicata dal contratto stesso. Se non si riceve la bolletta da un po' di tempo, è bene contattare l’operatore e fornire l’autolettura del contatore relativo ai consumi.

Anche la tariffazione applicata è indicata nelle condizioni contrattuali perché dipende dal profilo utente che si è scelto alla stipula del contratto stesso. Nel caso si riscontri che la bolletta applica un criterio di tariffazione diverso da quello riportato nel contratto (i profili sono anzitutto quelli di utente domestico oppure no, di residente oppure no) si può inviare reclamo scritto al fornitore, meglio con raccomandata a/r, e chiedere che venga applicato il proprio profilo. Allo stesso modo, è bene verificare che le condizioni contrattuali applicate siano quelle corrette: se per esempio si è chiesta una tariffa bioraria, bisognerà controllare che la fattura distingua i consumi per le diverse fasce orarie.

I consumi addebitati possono essere riscontrati con l’autolettura dei consumi e questo consente di fugare ogni eventuale dubbio sull’importo addebitato. Nel caso si notino differenze tra contatore e bolletta occorre contattare l'operatore e comunicare l'autolettura (attenzione: le bollette potrebbero addebitare i consumi stimati e non quelli effettivi).

Non vanno pagati addebiti per periodi di più di 5 anni prima dalla data di emissione della fattura perché in tal caso il credito che si chiede di saldare è prescritto. In caso di richiesta di questo genere è bene sospendere il pagamento della fatturare quanto riguarda gli importi prescritti e fare un reclamo scritto con raccomandata a/r.