Come leggere la busta paga per capire la retribuzione lorda e netta
Nella busta paga si trovano riassunti tutti gli elementi della retribuzione del lavoratore, il più importante dei quali è lo stipendio effettivamente accreditato sul conto (seguono le ferie e i permessi maturati, il trattamento di fine rapporto e le tasse). Di seguito una rapida guida a una lettura corretta delle voci della busta paga per essere certi di quanto si è guadagnato e quanto si paga in tasse e contributi.
Per capire quant’è lo stipendio netto occorre sapere lo stipendio lordo annuo anzitutto, determinato dalle voci relative alla retribuzione, composta da paga base, contingenza, scatti di anzianità e altre indennità. Tali dati vanno poi integrati con alcuni altri dati relativi alla residenza e ai famigliari a carico perché lo stipendio netto varia a seconda di Regione e Comune di residenza (in quanto questi enti applicano addizionali Irpef diverse), dei famigliari a carico e della relativa percentuale.
Lo stipendio netto dipende dall’incidenza di diversi fattori che contribuiscono a determinare lo stipendio lordo annuo. Oltre agli 80 euro, che si configurano come una detrazione sulle tasse che il datore di lavoro paga per conto del lavoratore, tali fattori sono:
- numero e percentuale di famigliari a carico, ed eventuali disabilità, in relazione alle detrazioni;
- contributi previdenziali, legati anche alle dimensioni dell’azienda;
- maternità o malattia;
- infortunio;
- addizionali comunali e regionali;
- buoni pasto;
- ferie;
- assegni famigliari;
- accantonamento TFR;
- tempo determinato o indeterminato del rapporto di lavoro;
- retribuzione con tredicesima mensilità (ed eventualmente quattordicesima e/o ulteriori mensilità).
Lo stipendio netto si ricava sottraendo le trattenute dallo stipendio lordo e oscilla tra il 25% e il 40% in meno rispetto al lordo, ma quando si suddivide il lordo annuo per ottenere il netto mensile occorre tener bene presente quante mensilità (13, 14 o più) si percepiscono. Occorre cioè sapere quale è il contratto nazionale di categoria (Ccnl) che si applica, perché categorie diverse possono avere un netto mensile diverso, pur a parità di lordo annuo, in quanto i rispettivi Ccnl prevedono un diverso numero di mensilità annue.
Le trattenute fiscali sono indicate nella parte bassa della busta paga e consistono in Irpef, cioè l'imposta sul reddito delle persone fisiche, contributi previdenziali, che vanno all'Inps e trattamento di fine rapporto (Tfr). Sul lato delle trattenute va ricordato che per i normali contratti di lavoro l’aliquota Inps è pari generalmente a 9,19/9,49%, ma per gli apprendisti scende a 5,84%. Sul lato degli introiti, se si percepisce l’assegno familiare erogato dall’Inps esso è spesso indicato con la sigla Anf e va ad aggiungersi al netto in busta.