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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Come scegliere il fornitore di gas più conveniente: la guida

L’abolizione delle tariffe di maggior tutela per luce e gas slitterà probabilmente dal 2018 al 2019, ma già oggi chi vuole rivolgersi al mercato libero può seguire alcuni consigli, messi a punto da facile.it, per trovare la tariffa più conveniente per il gas.

La scelta di una tariffa parte della conoscenza dei propri consumi annui di gas, espressi in metri cubi. Il dato relativo al consumo annuo si trova nella bolletta, alla voce 'consumo annuo'. Conoscere il consumo annuo è utile anche per stimare quanto si risparmierà in un anno con una nuova tariffa.

Primo elemento da valutare di una tariffa è il prezzo al metro cubo, la componente che incide maggiormente nel calcolo dei servizi di vendita.  Sui siti web dei fornitori di gas si trovano poi schede di confrontabilità che illustrano all'utente le condizioni economiche delle offerte del mercato libero e mettono a confronto una stima della spesa annua (escluse le imposte) calcolata in base alle tariffe applicate dall’offerta in esame con una stima calcolata utilizzando quelle della maggior tutela. Da questo confronto emerge quale tariffa sia più conveniente e quanto si possa risparmiare.

Il pagamento con RID è preferibile ai bollettini postali, perché oltre a essere gratuito permette di risparmiare fino a 18 euro l'anno in commissioni sui bollettini postali. Alcune delle offerte più convenienti, poi, prevedono solo il pagamento con RID e scegliendo l'addebito bancario, non si paga il deposito cauzionale.

La bolletta elettronica non ha costi di spedizione via email dal proprio fornitore e spesso può essere consultate anche sul sito del proprio gestore, senza costi aggiuntivi. Per l'invio della bolletta cartacea viene invece richiesto un contributo mensile che aumenta l’importo della bolletta fino a 12 euro l'anno.

Esiste un bonus gas, che però solo alcuni possono utilizzare e precisamente le famiglie con reddito Isee non superiore a 7.500 euro e famiglie con più di 3 figli a carico e Isee non superiore a 20mila euro. Una volta verificato di essere in possesso dei requisiti, bisogna presentare la domanda presso il proprio comune di residenza utilizzando gli appositi moduli. Per i clienti diretti, cioè con riscaldamento autonomo, il bonus viene erogato direttamente nelle 12 bollette successive alla presentazione della domanda. Per i clienti indiretti, con riscaldamento condominiale, il bonus viene erogato in un'unica soluzione tramite bonifico domiciliato, da riscuotere presso un ufficio postale.

Esistono offerte riservate e detrazioni fiscali: le prime sono predisposte dai fornitori per la clientela business, cioè per chi ha la partita Iva; le seconde per legge sono riconosciute a chiunque svolga interventi per ridurre il consumo energetico del proprio immobile.

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