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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

L’export online di prodotti made in Italy vale 7,5 miliardi di euro

Una ricerca dell'Osservatorio Export della School of Management del Politecnico di Milano attesta che le vendite online sono un canale di peso crescente per l’export italiano ma hanno ancora ampi margini di crescita, sopratutto in alcuni Paesi (Cina in primis) e in alcuni settori.

L’export italiano attraverso canali digitali nel 2016 è cresciuto del 24% rispetto all'anno precedente e ha raggiunto un valore di mercato di 7,5 miliardi di euro. Ma rappresenta ancora una quota marginale, di poco inferiore al 6%, delle esportazioni totali di beni di consumo.

L’export via eCommerce riguarda soprattutto la moda: il settore fashion pesa poco più del 60%, seguito a distanza dal food (17%) - il settore con il maggiore tasso di crescita (+32%) - e poi da arredamento e design (entrambi al 12%).

I grandi retailer sono il canale di distribuzione online privilegiato per le vendite oltreconfine e raccolgono il 52% del fatturato dell’Export digitale. Al secondo posto i marketplace (34%), il canale che è cresciuto maggiormente nel 2016, +46%, poi i siti delle vendite private (8%) e i siti di eCommerce di aziende produttrici (6%).

I principali mercati di sbocco restano Europa e Stati Uniti, con una predominanza dei Paesi occidentali europei (in primo luogo la Germania), anche se aumenta il peso di alcuni Paesi dell’Est Europa, tra cui Russia e Polonia. Fuori dall’Europa, il mercato americano delle vendite online business to consumer (B2C) si è attestato complessivamente a 489 miliardi di euro nel 2016, mentre resta marginale l’export italiano verso altri mercati come il Sud America, il Sud-Est Asiatico e la Cina (quest’ultima pesa per oltre il 45% del mercato mondiale dell'eCommerce B2C e ambisce a superare la quota del 50% nel 2017.

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