rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

Gli italiani si scoprono webshopper: ma l’Europa è lontana

L’eCommerce B2c continua a crescere anche nel 2016 secondo quanto evidenziato dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno “eCommerce B2c in Italia: esame di maturità per l'offerta”. 

Il valore degli acquisti online degli italiani è cresciuto del 18%, per un giro d’affari che sfiora i 20 miliardi di euro, tra prodotti (9 miliardi) e servizi (10,6 miliardi). Anche se online si acquistano soprattutto servizi (54% del valore complessivo), il divario tra acquisti di servizi e acquisti di prodotti è in calo, perché l’acquisto di prodotti è cresciuto 4 volte più di quello di servizi (32% contro 8%).

L’eCommerce in Italia vale dal 25% al 50% in meno rispetto a Germania, Francia e Regno Unito, osserva Alessandro Perego (direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano), anche se, aggiunge, «le Dot Com h continuano a crescere più delle imprese tradizionali: +28% contro +10%».

Online gli italiani fanno acquisti legati soprattutto al turismo, che si conferma il settore dominante nell’ambito eCommerce con una quota  che vale il 44% di tutti gli acquisti (in crescita del 10%), pari a 8,561 miliardi di euro. Informatica ed elettronica di consumo, con 2.932 milioni di euro, vale il 15% della domanda eCommerce e si conferma il primo comparto di prodotto anche nel 2016 con una crescita del 28%. 

L’abbigliamento, con 1.898 milioni di euro, vale il 10% degli acquisti online e cresce del 27% rispetto al 2015. L’editoria, con 687 milioni di euro, cresce del 16% grazie agli acquisti di libri (anche scolastici) prevalentemente dalle grandi Dot Com. Arredamento e home living è il comparto che cresce con il ritmo più sostenuto (+48%), raggiungendo i 652 milioni di euro nel 2016.

Online si spendono in media 236 euro per servizi e 75 euro per prodotti, sul totale di 165 milioni di ordini registrati dall’eCommerce nel 2016, 120 riguardano prodotti e 45 servizi. Il tasso di penetrazione degli acquisti online sul totale del retail è passato dal 4% del 2015 al 4,7% del 2016, con i servizi al 9% e i prodotti al 3%. La penetrazione più elevata è stata ne turismo. Nei paesi dove l’eCommerce B2c è più maturo (Corea, Francia, Germania, Giappone, UK e USA) la penetrazione sul totale retail è fino a 4 volte quella italiana.

Nel 2016 gli acquisti eCommerce da smartphone sfiorano i 3,3 miliardi di euro (suddivisi tra il 63% dei prodotti ed il 37% dei servizi), con una crescita del 63% rispetto al 2015. Negli ultimi tre anni il mercato è triplicato.

Sono 19 milioni i web shopper italiani, ossia i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno, in crescita del 7% annuo rappresentano il 60% circa degli internet user. Gli acquirenti abituali che effettuano almeno un acquisto al mese sono 12,9 milioni e generano il 91% della domanda totale eCommerce (a valore), spendendo online in un anno, mediamente, 1.382 euro ciascuno. 

Il bacino di utenti dell’eCommerce B2c italiano è però decisamente inferiore a quello dei principali mercati eCommerce europei: in UK gli web shopper sono 48 milioni (l’85% degli internet user), in Germania 55 milioni (l’81% degli internet user) e in Francia 41 milioni (il 76% degli internet user). Le vendite da siti italiani a consumatori stranieri sono cresciute del 17% a valore e nel 2016 hanno superato i 3,4 miliardi di euro. Turismo e abbigliamento sono i comparti più incisivi e insieme rappresentano il 78% dell’export.

Si parla di

Gli italiani si scoprono webshopper: ma l’Europa è lontana

Today è in caricamento