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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Entrate erariali in aumento tra gennaio e agosto, trainate da Irpef e Iva

Entrare in aumento per l’erario tra gennaio e agosto di quest’anno, secondo quanto rende noto il ministero dell’Economia, soprattutto grazie ai maggiori proventi delle imposte dirette sulle persone (Irpef in primo luogo).

Nei primi 8 mesi le 2017 le entrate tributarie erariali sono arrivate a 287,045 miliardi di euro, in aumento dell'1,4% (cioè 3,968 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2016. Al netto degli effetti sul gettito del pagamento del canone Tv attraverso la bolletta elettrica (che nel 2016 hanno avuto inizio ad agosto mentre nel 2017 si sono fatti sentire fin da gennaio), la crescita delle entrate tributarie nel periodo considerato risulta pari a +1%.

Il gettito delle imposte dirette è stato di 155,470 milardi, con un aumento di 552 milioni (+0,4%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le entrate Irpef sono state pari a 120,093 miliardi, in crescita di 1,809 miliardi (+1,5%) per effetto principalmente dell'andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensione che mostrano un aumento di 1,578 miliardi euro (+1,6%) in linea con la crescita tendenziale dell'occupazione. Il risultato  dell’Irpef riflette anche gli effetti di alcune misure introdotte dalla legge di bilancio per il 2017 e, in particolare, dell'aumento delle detrazioni per i pensionati di età inferiore a 75 anni, equiparate a quelle previste per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni e delle revisioni al regime della tassazione dei premi di produttività.

Gli introiti dell'Ires sono calati di 389 milioni (-2,3%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il minor gettito è imputabile essenzialmente alla riduzione, a partire dall'anno di imposta 2017, dell'aliquota dal 27,5% al 24%, prevista dalla legge di stabilità per il 2016, che ha determinato un significativo alleggerimento del carico fiscale per le imprese, e ad altri provvedimenti come la maggiorazione degli ammortamenti e la più vantaggiosa deducibilità della svalutazione e delle perdite sui crediti delle banche e delle imprese di assicurazione.

Un gettito di 475 milioni è stato assicurato dalla collaborazione volontaria (‘voluntary disclosure'), introdotta per favorire la regolarizzazione di capitali finora non dichiarati al fisco, che ha fatto registrare versamenti per 457 milioni di euro.

Il gettito delle imposte indirette ammonta a 131,575 miliardi (+2,7%, pari a 3,416 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le entrate dell'Iva sono pari a 79.430 milioni di euro (+3,2%). Le entrate dell'accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) mostrano un incremento di 258 milioni (+1,6%) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; il gettito dell'accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) ha generato entrate per 2,284 miliardi.

Il gettito relativo ai giochi è calato a 9,327 miliardi, con una variazione negativa di 101 milioni rispetto allo stesso periodo del 2016.

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