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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Fondi d’investimento, in Italia le spese più alte per i risparmiatori

I costi a carico degli investitori per i fondi europei sono in calo, secondo la ricerca, condotta da Morningstar, «European fund expenses are decreasing in percentage», ma l’Italia rappresenta una delle poche eccezioni a tale trend.

Le spese correnti ponderate per il patrimonio in Italia sono all’1,42%, contro l’1,33 del 2013. Nel medesimo triennio, gli stessi costi (ongoing charge) sono scesi in media all’1% dall’1,09% del 2013. Gli investitori italiani pagano lo 0,42% in più dunque dell’investitore medio europeo. E se i fondi azionari italiani restano i più cari d’Europa, anche quelli obbligazionari sono diventati in media più costosi dal 2013 ad oggi.

In Irlanda e Svizzera si pagano le commissioni più basse: 0,62% contro una media europea dell’1%; Norvegia, Paesi Bassi e Svezia sono pure molto competitivi mentre i fondi domiciliati in Italia, Spagna, Francia e Belgio sono tra i più cari.

Nei Paesi più competitivi per i costi ci sono le più alte economie di scala: la crescita dimensionale dei fondi si traduce in una riduzione delle commissioni a vantaggio degli investitori in mercati quali la Svezia, i Paesi Bassi, la Svizzera e la Germania. In altri, tra cui Spagna, Belgio e Danimarca non si registrano economie di scala.

Nel 2016 gli investitori europei in fondi hanno pagato 61 miliardi circa in spese correnti annuali, contro i 53 miliardi del 2013. L’incremento è dovuto al fatto che il patrimonio gestito è aumentato più di quanto siano diminuite le ongoing charges nel periodo considerato.

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