Cresce il peso degli immigrati sul gettito del fisco italiano
Il fisco italiano attinge sempre più dagli immigrati. Secondo uno studio della Fondazione Leone Moressa, infatti, continuano ad aumentare i contribuenti di origine extraitaliana. I contribuenti di origine straniera sono 2,3 milioni, il 7,5% del totale, e pagano 7,2 miliardi di euro di Irpef, con un aumento del 6,4% in un anno.
Il gettito Irpef è cresciuto del 13,4% da stranieri e calato dell’1,6% da italiani dal 2010 al 2016. Tra i maggiori contribuenti stranieri vi sono romeni, albanesi e marocchini, che rappresentano le nazionalità più numerose, mentre filippini (+21,4%), moldavi (+15,9%) e indiani (+14,9%) hanno fatto registrare la maggior crescita di versamenti Irpef al fisco nell’ultimo anno. Il maggior numero di contribuenti stranieri è rumeno, nazionalità che rappresenta il 18,1% dei contribuenti nati all’estero.
Dietro di loro, seguono albanesi (7,3%) e marocchini (5,2%). La maggior quota di contribuenti nati all’estero è in Lombardia (503mila) e, a seguire, in Veneto (262mila) ed Emilia Romagna (259mila). Includendo anche il Lazio, nelle prime 4 regioni si concentra oltre la metà dei 2,3 milioni di contribuenti stranieri presenti in Italia.
La media pro-capite di imposta versata dai migranti è di 3.127 euro a contribuente a livello nazionale, con picco massimo in Lombardia (3.815) e minimo in Calabria (1.804). Milano è la provincia dove l’Irpef media pro-capite è più alta (4.940 euro). Oltre il 50% degli immigrati ha redditi fino a 10mila euro, esentasse perché entro la soglia della no tax area, mentre tra i nativi italiani tale classe di reddito riguarda solo il 30% del totale di chi ha redditi. Meno del 2% dei contribuenti di origine straniera dichiara redditi oltre i 50mila euro, mentre tra i nativi italiani a dichiarare simili introiti sono più del 5% degli aventi un reddito.