Uno studio dell’Ifr (International federation of robotics) che ha stimato le vendite dell’automazione a livello globale nel corso del 2017, evidenzia che l’Italia è uno dei Paesi che l’anno scorso ha incrementato maggiormente il ricorso ai robot per lo svolgimento di attività lavorative.

Nel 2017 nel mondo sono stati installati 387mila nuovi robot industriali, pari a un incremento del 31% rispetto all’anno precedente (record degli ultimi 5 anni). Il mercato della robotica a livello mondiale  vale circa 50 miliardi di euro, secondo la Ifr.

Nel 2017 in Italia sono stati installati 7.700 nuovi robot industriali, con un incremento del 19%, che è stato più alto di quello del Giappone (+18%), doppio rispetto a quello tedesco (+8%), triplo a confronto con gli Usa (+6%).

L’Italia è stata l’ottavo Paese al mondo per installazioni robotiche nel 2017, mentre il primo posto è stato appannaggio della Cina, che con 138mila nuove installazioni ha rappresentato il 58% dell’intero ammontare dell’incremento mondiale della robotica dello scorso anno. In cifra assoluta, il maggior numero di nuove installazioni, dietro la Cina, si è avuto in Giappone (46mila unità), Corea del Sud, Usa e Germania. Anche se molti di questi Paesi hanno incrementato in misura minore dell’Italia la propria automazione nei processi industriali, molti di loro partivano da livelli di automazione superiori a quello italiano.

L’impulso alla robotica in Italia è stato dato dal programma Industria 4.0 e dall’introduzione di nuove macchine che possono trovare impiego anche nelle piccole e medie imprese del Belpaese (a livello mondiale, il primo settore dove la robotica trova impiego è il settore automotive, che da solo assorbe il 30% dell’automazione, mentre in forte crescita è il ricorso a robot da parte del settore del metallo).