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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Gli investitori esteri snobbano l’Italia: il crollo è del 40 per cento

L’Italia registra un brusco calo degli investimenti esteri in Italia nel primo semestre del 2016. Secondo le statistiche diffuse dall’Ocse, l’Organizzazione per la collaborazione e lo sviluppo economico, tutta l’Unione europea registra un calo di investimenti, ma l’Italia risulta particolarmente poco attrattiva.

Gli investimenti diretti esteri in Italia sono calati del 40,6% rispetto al semestre precedente: sono stati pari a 7,8 miliardi di dollari contro i 13,2 miliardi di dollari della seconda metà del 2015.

L’Italia attira gli investitori molto meno di Francia, Germania e Spagna, che nel primo semestre 2016 hanno attratto investimenti diretti pari rispettivamente a 23, miliardi di dollari, 21,4 e 20. Germania e Spagna hanno aumentato la loro attrattività, mentre la Francia sta perdendo appeal. Nell'Unione europea il valore degli investimenti esteri, che non tiene conto di quelli giunti da altri Paesi Ue, è sceso nel primo semestre 2016 a 209,7 miliardi, in calo del 39,3% rispetto ai 345,6 della seconda parte del 2015. 

Nell’area Ocse, più vasta di quella della Ue, gli investimenti del primo semestre 2016 sono in aumento del 14%, trainati dai flussi verso Usa e Regno Unito. A livello globale, infine, gli investimenti diretti esteri sono scesi del 5% a 793 milardi di dollari.

Le filiali italiane di multinazionali sono state tra le meno ‘foraggiate’, nei primi 6 mesi 2016, rispetto al triennio 2013-2015. I flussi di investimento sono costituiti principalmente da transazioni dall'estero verso il paese considerato per operazioni sul capitale, da reinvestimento di utili e da transazioni finanziarie tra imprese.

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