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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Italia prima d’Europa per giovani nullafacenti e tra le ultime per rincaro del costo del lavoro

Eurostat, l’agenzia europea di statistica, rileva che l’Italia è il Paese della Ue col maggior numero di Neet, i giovani fra i 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro, in rapporto alla popolazione. Sul fronte di chi già lavora, a prescindere dall’età, l’Italia risulta invece, sempre secondo Eurostat, uno dei Paesi europei in cui il costo del lavoro è cresciuto di meno.

I Neet in Italia nel 2017 sono stati il 25,7%, contro il 14,3% della media europea (equivalente a circa 5,5 milioni di persone). La percentuale più bassa di Neet è stata invece registrata nei Paesi Bassi: 5,3%. In tutta la Ue vi sono oltre 38 milioni di giovani tra i 18 e i 24 anni e il 40,4% di loro nel 2017 è risultato essere in formazione, il 27,4% impegnato in un’occupazione e il 17,8% di trovarsi in un mix di istruzione e occupazione.

L’Italia è il Paese della Ue che tassa maggiormente il lavoro (42,6%) e meno i consumi (tramite l’Iva), secondo quanto emerge dal rapporto 2018 della Commissione europea. Nel dettaglio, la tassazione delle persone fisiche resta maggiore in Danimarca (55,8%) e Svezia (57,1%) e dal 2017 è salita anche in Grecia (55%) e scesa in Portogallo (dal 56,2% al 53%), mentre in Italia è al 47,2% negli ultimi 2 anni, in calo dal 48,8% del 2016; sul capitale, le tasse più elevate sono applicate in Francia (52,8%) e Danimarca (37%), ma valori sopra il 30% si trovano pure in Italia, Belgio e Regno Unito. Le più basse invece in Lussemburgo (6,8%), Lituania, Estonia, Irlanda e Bulgaria (tutte sotto il 15%). Nel fisco sulle imprese l'Italia è la sesta più alta con il 27,8%; prima ci sono Malta (35%), Francia (34,4%), Portogallo (31,5%), Germania (30,2%) e Belgio (29,6%).

Il costo del lavoro orario nell'eurozona è salito del 2% e del 2,7% nell’Ue a 28 nel primo trimestre 2018, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Lo comunica Eurostat precisando che nel quarto trimestre 2017 il costo del lavoro orario era salito nel quarto trimestre 2017 il costo del lavoro orario era salito del 1,4% e del 2,3% rispettivamente. I Paesi in cui gli aumenti sono stati maggiori sono la Romania (+12,7%), Lettonia (+11,2%) e Ungheria (+10,3%), mentre i più bassi sono stati rilevati in Portogallo (-1,5%). In Italia si registra un +0,4%.

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