Il testo della manovra predisposta dal governo è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato ed è stato quindi trasmesso al Quirinale. Ecco le misure principali previste.

Un miliardo e 900 milioni al fondo per investimenti e sviluppo per interventi che vanno dalla viabilità al dissesto idrogeologico, dall'edilizia pubblica alla prevenzione del rischio sismico.

Voluntary disclosure per chi ha occultato capitali al fisco da cui ci si aspettano introiti per 1,6 miliardi. Se tali incassi non arrivano saranno coperti con tagli di spesa e non con aumenti di accise.

Lotteria degIi scontrini dal 2018 cui si potrà partecipare grazie a uno scontrino 'parlante' - con il codice fiscale del cliente - emesso da chi trasmette alle Entrate i dati per via telematica.

Bonus di 800 euro per le mamme e di 1000 euro per gli asili nido, riconosciuti rispettivamente dall’1 gennaio prossimo a chi è in dolce attesa e a chi ha figli nati all’1 gennaio 2016 in poi. Per le scuole paritarie, che accolgono alunni con disabilità, ci sarà poi un contributo di 24,4 milioni di euro annui mentre alle materne paritarie andranno 25 milioni. 

Bonus casa per le zone sismiche esteso fino al 2021 nella misura del 50% rispetto a quello previsto fino alla fine del 2016. La detrazione sale al 70% nel caso gli interventi determinino il passaggio ad una classe di rischio sismico inferiore e all'80% se il passaggio è a due classi inferiori.

Ecobonus rinnovato per tutto il 2017 e prolungato fino al 2021 per i condomini, per i quali è prevista una detrazione al 70% per l'involucro dell'edificio e al 75% per le spese per le parti comuni. Gli alberghi, gli agriturismi e le strutture ricettive avranno un credito d'imposta del 50% per i lavori di ristrutturazione.

Bonus mobili ed elettrodomestici prorogato per il 2017, nella misura del 50% di quello finora in vigore, per chi usufruisce del bonus ristrutturazioni. E’ però previsto un limite di spesa, fissato a 10.000 euro, oltre il quale il bonus non opera.

Superammortamento al 150% per gli acquisti delle imprese compiuti entro fine 2017 o entro giugno 2018 se l'ordine è accettato entro fine anno e si è già pagato almeno il 20%, esclusi i mezzi di trasporto, e l'iperammortamento (al 250%) per l'acquisto di beni per la trasformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0. Sale al 50% il credito d'imposta per ricerca e sviluppo (con un tetto che passa da 5 a 20 milioni) ed è esteso fino al 2020.

Sei mesi in più per lo sconto sugli acquisti immobiliari all’asta: l'imposta di registro per gli immobili acquistati all'asta (e rivenduti entro 5 anni, non più 2) resta ferma a 200 euro fino a giugno 2017.

Tasse locali bloccate anche per il 2017, quindi come già per il 2016 gli enti territoriali non potranno aumentare tributi e addizionali. Non ci sarà l'incremento dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei.

Iva ferma, ma il rincaro arriverà nel 2018: le aliquote sono destinate a salire a partire dal 2018 (dal 10% al 13% e dal 22% al 25%).

Aumento degli sgravi per i premi di produttività: la tassazione agevolata al 10% sarà applicata a importi fino a 3.000 euro, soglia che sale a 4.000 euro nel caso di aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro.

Riduzione di 10 euro del canone Rai, che scenderà dai 100 euro del 2016 ai 90 del 2017.

Niente aumento delle accise sui carburanti a partire dall’1 gennaio prossimo: la relativa previsione è stata sospesa.