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Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Dal 4 luglio addio ai libretti al portatore

I libretti al portatore non saranno più consentiti dal prossimo 4 luglio, quando entrerà in vigore il decreto legislativo 90/2017 emanato lo scorso 25 maggio per recepire la direttiva Ue 2015/849 sulla prevenzione al riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Dal 4 luglio i nuovi libretti potranno essere solo nominativi, secondo quanto stabilisce chiaramente l'articolo 3 del dlgs 90/2017. Modificando l'articolo 49 del decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231 su "Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore», la norma vigente afferma: «A decorrere dall'entrata in vigore della presente disposizione è ammessa esclusivamente l'emissione di libretti di deposito, bancari o postali, nominativi ed è vietato il trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore».

I libretti esistenti, «sono estinti dal portatore entro il 31 dicembre 2018» precisa ancora l’art. 3 del dlgsl 90/2017. Dal 2019, dunque, si potranno utilizzare soltanto libretti tracciabili, tali cioè che, grazie alla loro nominatività, consentano di identificare chi ne è titolare. Il libretto al portatore consentiva invece semplicemente di esibirlo, senza bisogno di dimostrare alcuna coincidenza tra titolarità del libretto e propria identità, per riscuotere denaro in banca o alle poste.

Vengono vietati anche «conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia», come pure viene vietato «l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia aperti presso Stati esteri». I libretti a bilancio delle Poste italiane allo scorso 31 dicembre valevano 119 miliardi, anche se erano già per la maggioranza nominativi. A dimostrazione della loro popolarità, a fine del decennio scorso i libretti in circolazione sfioravano le 26 milioni di unità.

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