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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Ecco dove finiscono i soldi delle multe: chi le "intasca" e cosa ne fa

Perché vengano date le multe è noto, ma chi le intasca poi? E cosa ne fa? In base al codice della strada (art. 208 e in parte art. 142) le multe vengono incassate dall’Ente per cui lavora chi ha fatto l’accertamento e dato la multa, e dunque allo Stato, se la violazione è accertata da un funzionario, ufficiale o agente dello Stato, o a Regione, Provincia o Comune. Gli stessi articoli 208 e 142 del codice della strada, stabiliscono vincoli di utilizzo degli introiti delle multe.

La maggior parte delle multe dello Stato va al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Fino all’80% del gettito annuo può essere destinato all’Ispettorato generale per la circolazione e sicurezza stradale, perché svolga studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale e programma educazione stradale. 

La stessa quota può essere anche impiegata per l’assistenza e previdenza del personale della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato e, in generale, per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione. Fino al 20% delle entrate annue può essere riservata allo stesso Ministero, ma al Dipartimento per i trasporti terrestri, per lo svolgimento di studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo.

Fino al 7,5% delle entrate annue va al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al Dipartimento per i servizi per il territorio, per l’insegnamento, nelle scuole, dell’educazione stradale e per l’organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori. 

Gli enti locali possono disporre liberamente del 50% del gettito delle multe mentre la rimanente metà deve essere utilizzata: 

a) per almeno un quarto per interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente; 

b) per almeno un quarto per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale; 

c) per quanto resta per finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale e alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente.

Il riparto dei proventi destinati allo Stato è deciso dal ministro dei Trasporti, d’intesa con i ministri di Economia e Finanze, dell’Interno e dell’Istruzione. Gli stessi Ministri devono per legge, trasmettere annualmente al Parlamento, entro il 31 marzo, una relazione sull’utilizzo degli incassi da multe dell’anno precedente. 

Il riparto delle multe per gli enti locali è stabilito con una delibera di giunta e l’utilizzo deve poi essere comunicato ai Ministeri di Infrastrutture e Trasporti e dell’interno inviando entro il 31 maggio di ogni anno una relazione sull’ammontare complessivo dei proventi da multe e sugli interventi realizzati. Se la trasmissione contiene errori, l’ente locale si vede decurtato del 30% l’ammontare delle multe di cui può disporre.

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