rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

Il contribuente onesto paga il 6,3% in più di quello che dovrebbe

La pressione fiscale a carico dei cittadini che pagano effettivamente le tasse è di oltre 6 punti più alti della pressione fiscale ufficiale, secondo i calcoli dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre per il 2017.

La pressione fiscale effettiva è al 48,8% contro il 42,5% ufficiale, perché la quota di ricchezza prodotta effettivamente tassata, quindi il numero dei contribuenti effettivi, è minore della ricchezza complessiva prodotta (Pil) in Italia, perché qualcuno non dichiara quanto realizza e non paga il fiasco. Fatto 100 la ricchezza complessiva italiana, infatti, le tasse non vengono sostenute su quell’intero ammontare ma su una quota inferiore, che è la ricchezza regolarmente denunciata. Le tasse non gravano su tutti, quindi, ma solo su alcuni (i più) e risultano quindi più pesanti.La pressione fiscale ufficiale è  invece data dal rapporto tra le entrate fiscali ed il Pil prodotto in un anno.

Sfugge al fisco l’economia sommersa, pari a 211 miliardi nel 2014, secondo gli ultimi dati disponibili, relativi appunto a quell’anno, dell’Istat. Di quella somma (pari al 13% del Pil) 194,4 miliardi erano attribuibili al sommerso economico e altri 16,9 alle attività illegali.

Il contribuente onesto paga effettivamente il 6,3% in più di quanto dovrebbe pagare se fosse tassata l’intera ricchezza nazionale, cioè se non ci fosse economia sommersa. L’Ufficio studi della Cgia ha ipotizzato che l’incidenza dell’economia sommersa e delle attività illegali sul Pil nel triennio 2015-2017 non abbia subito alcuna variazione rispetto al dato 2014.
 

Si parla di

Il contribuente onesto paga il 6,3% in più di quello che dovrebbe

Today è in caricamento