La puntualità nel pagare le forniture torna ad aumentare dopo anni
Uno studio sui pagamenti realizzato da CRIBIS (società del Gruppo Crif specializzata nella business information) che analizza con regolarità i comportamenti di pagamento delle imprese italiane attesta che per la prima volta dalla fine del 2011 le imprese italiane appaiono meno in difficoltà a pagare nei tempi concordati i propri fornitori e creditori.
La puntualità dei pagamenti è cresciuta del 2,8% nel secondo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2016. In calo già da tempo i ritardi gravi, di oltre 30 giorni, (-16% rispetto al 2016), i ritardi lievi hanno registrato un’inversione di tendenza per la prima volta da anni.
Paga puntualmente il 36,4% delle imprese, in lieve ritardo il 52,6%, in grave ritardo (oltre un mese) l’11%. I pagamenti puntuali restano tuttavia ancora inferiori del 2,9% rispetto a 7 anni fa.
Il Nord Est e in particolare il Veneto è l’area più virtuosa del Paese, mentre il Sud e Isole si confermano le aree più in difficoltà, con la Sicilia fanalino di coda. Nel dettaglio, le imprese del Nord Est fanno registrare il 45% di pagamenti regolari e il 6,6% di ritardi gravi, quelle del Nord Ovest il 41,5% e il 7,6%, quelle del Centro il 32,7% e il 12,8% mente al Sud e nelle Isole meno di un’azienda su quattro (il 23,6%) è virtuosa e ben il 18,4% salda i debiti con i fornitori con oltre 30 giorni di ritardo. Il Veneto registra il il 46,1% di pagamenti regolari e il 6,3% di ritardi gravi, la Sicilia ha il 19,7% di aziende puntuali e il 20,4% di cattivi pagatori. Completano le prime cinque posizioni della classifica regionale l’Emilia Romagna (45,5%), la Lombardia (45,2%), il Friuli Venezia Giulia (44,2%) e il Trentino Alto Adige (40,7%). In fondo alla classifica troviamo invece, dopo la Sicilia, la Calabria (22%), la Campania (22,3%) e la Sardegna (24,4%).
Fra le province, Bergamo registra la migliore puntualità in Italia davanti a Brescia, Sondrio, Monza e Brianza, Lecco, Vicenza, Trento, Treviso, Belluno e Como. Le imprese di Reggio Calabria sono invece le meno puntuali del paese, seguite da quelle di Enna, Messina e Caserta.
I pagamenti puntuali sono più frequenti nel settore dei servizi finanziari (47% dei casi a fronte di un 8,6% di ritardi gravi). Bene anche l’industria e la produzione (41,8% di imprese puntuali, 7,3% di ritardi gravi). Nel commercio al dettaglio invece è puntuale solo il 25,7% a fronte di un 17,3% di pagamenti oltre il mese di ritardo.
Le piccole aziende primeggiano sia per puntualità che per ritardo: sono virtuose nel 37,5% dei casi e pagano con ritardi gravi il 12% delle volte, mentre le grandi realtà sono virtuose solo nel 13,9% dei casi, ma anche raramente in forte ritardo (5,6%). Performance positive per le piccole imprese, che abbinano un tasso di puntualità poco più basso di quello delle micro (35,5%) a una ridotta percentuale di ritardi gravi (6,6%). Situazione intermedia infine per le medie imprese, con il 26,2% di operatori puntuali, ma con il più basso numero di imprese gravemente ritardatarie, pari al 5,2%.