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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Cosa si può fare quando si viene registrati dal Crif

Il Sistema di Informazioni Creditizie (CRIF) è il più noto dei SIC, i sistemi di informazione creditizia, cui appartengono anche Experian Cerved e Ctc, cioè  banche dati private in cui vengono registrate esposizioni debitorie nei confronti delle banche, da non confondere con l’istituto pubblico della Centrale rischi della Banca d’Italia in cui sono censiti tutti i crediti concessi sopra i 30 mila euro e, se in sofferenza, i crediti inferiori a 30 mila euro.

Si viene registrati dal CRIF in 2 casi: per accettazione o per irregolarità, nel primo caso si è registrati perché si è fatta domanda di finanziamento e si è dato consenso (previa specifica informatva) al trattamento dei dati nell’ambito del SIC, nel secondo caso si viene registrati, anche in assenza di consenso, perché il finanziamento non viene rimborsato secondo il piano di ammortamento prestabilito. Nel database del CRIF arrivano infatti le informazioni relative alle richieste di finanziamento e all’andamento dei pagamenti dei crediti erogati a persone fisiche, ditte individuali e società e le società del settore del credito sono in grado di consultare queste banche dati, al fine di verificare l’affidabilità del potenziale cliente quando si presenta una richiesta di finanziamento.

La segnalazione al CRIF è ammessa solo per ritardi o mancati pagamenti di almeno 2 rate (o 2 mesi) consecutive (la mora di una singola rata o di un solo mese, dunque, non ha conseguenze). Non è inoltre possibile eseguire una comunicazione come cattivo pagatore per eventuali protesti di assegni o cambiali o per il mancato pagamento di tasse o cartelle di Equitalia. La prima informazione negativa su un mancato pagamento può essere inserita nel CRIF solo dopo 60 giorni, così da lasciare al debitore il tempo di rimediare e regolare la sua posizione. Prima di procedere alla notifica al CRIF, il soggetto che rischia di essere segnalato deve ricevere una comunicazione scritta, che va spedita 15 giorni prima della potenziale iscrizione; se dopo tale avvertimento la posizione viene regolarizzata la segnalazione non può essere portata avanti, mentre in caso di mancanza di tale comunicazione scritta si può chiedere la cancellazione dal CRIF e, in caso, il risarcimento per i danni conseguenti.

La conservazione dei dati nel CRIF varia a seconda dell’infrazione commessa. Allo scadere dei tempi di permanenza i dati devono essere cancellati, mentre non è possibile procedere alla cancellazione delle informazioni negative prima del tempo, neanche nel caso in cui il debitore, in seguito, rispetti i pagamenti.

La cancellazione anticipata può avvenire solo per eventuali errori o mancato aggiornamento da parte dell’istituto di credito. Resta invece possibile, ma non conveniente, richiedere l’esclusione dalla banca dati delle notizie neutre e positive (ma in questo modo il proprio profilo risulterà incompleto e difficile da valutare). Per la cancellazione dal CRIF si può scaricare l’apposito modulo dal sito www.modulorichiesta.crif.com e inviare poi la relativa richiesta via fax, posta o email allegandovi fotocopie di carta d’identità e codice fiscale (per le aziende serve una scansione leggibile della visura camerale completa e la fotocopia del documento d’identità). Cancellarsi dal CRIF costa 4 euro IVA inclusa se la verifica non dà esito, quindi non ci sono informazioni sul tuo conto, e 10 euro IVA inclusa per cancellare i dati (il pagamento può essere fatto online all’indirizzo modulopagamento.crif.com e nei punti Sisal Pay).

È possibile verificare in ogni momento i dati censiti dal CRIF formulando e inviando una istanza di richiesta per l’accesso. Si può presentare la richiesta o accedendo direttamente al sito o inviando la richiesta stessa per mail, fax o posta, in entrambi i casi occorre indicare il tipo di verifica che si desidera effettuare, fornire i i propri dati anagrafici e indicare  la modalità con cui si vuole ricevere la risposta. La visura al CRIF costa da un minimo di 4 euro ad un massimo di 10, l’importo da pagare e le modalità di pagamento sono indicate nella lettera di riscontro inviata dal CRIF ed il pagamento dovrà essere effettuato presso i punti vendita Sisal Pay oppure tramite bollettino postale, al ricevimento della stessa e comunque non oltre 15 giorni.

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