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Martedì, 16 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Cosa è e come funziona il "Riposo giornaliero del padre"

Chi è papa può godere del riposo giornaliero del padre parentale e chiedere una pausa dall’attività lavorativa, tutti i giorni, per prendersi cura del figlio al posto della madre.

Il Riposo giornaliero del padre parentale spetta ai padri, lavoratori dipendenti, titolari di uno o più rapporti di lavoro in corso, con obbligo di prestare l’attività lavorativa, esclusi i lavoratori a domicilio, lavoratori domestici (colf e badanti), parasubordinati, autonomi e liberi professionisti.

Il riposo giornaliero può essere richiesto dal padre in ipotesi precise, vale a dire nel caso in cui la madre sia una lavoratrice dipendente che abbia rinunciato ai riposi, oppure sia una lavoratrice che non ha diritto ai riposi (parasubordinata, autonoma, libera professionista, a domicilio,domestica, casalinga), o ancora nel caso in cui la madre è morta o gravemente inferma o ha abbandonato il figlio o, infine, nel caso in cui il figlio è affidato solo al padre.

Il riposo giornaliero consiste in una pausa dal lavoro per un totale di un’ora al giorno se l’orario contrattuale di lavoro è inferiore alle 6 ore giornaliere e di 2 ore giornaliere se l’orario lavoratori è pari o superiore alle 6 ore giornaliere. Le ore di riposo sono raddoppiate in caso di parto gemellare o in caso di adozione o affidamento di più minori, mentre sono dimezzate qualora il padre fruisca di asilo nido o di altra struttura idonea istituita dal datore di lavoro in azienda o nelle immediate vicinanze.

Il riposo spetta durante il primo anno di vita del bambino oppure durante il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o affidamento. Il padre lavoratore dipendente non può beneficiare dei riposi giornalieri durante il periodo di congedo di maternità successivo al parto (tre mesi dopo il parto), salvi i casi di affidamento esclusivo del figlio, morte o grave infermità della madre, abbandono del figlio da parte della madre. Il padre, inoltre, non può richiedere i riposi giornalieri durante il congedo parentale della madre; la madre, invece, può chiedere i riposi giornalieri anche durante il congedo parentale del padre. In caso di parto gemellare, o di adozioni/affidamenti plurimi, le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal padre anche durante il congedo di maternità o parentale della madre. 

A chi può attuare il riposo giornaliero del padre spetta un’indennità economica pari alla retribuzione che sarebbe stata pagata al lavoratore qualora avesse lavorato nelle ore di riposo.

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