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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Riscossione fiscale inefficiente, ma da qui al 2020 si pagheranno più tasse

La riscossione delle tasse dovute è inefficiente, secondo quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa sulla riscossione delle tasse dal 2007 al 2016 basata su dati della Corte dei conti e della Ragioneria generale dello Stato.

In 10 anni sono stati riscossi 119,8 miliardi su 849,8, il 14,1% del totale, e quanto recuperato è dovuto per 85 miliardi ad attività ordinaria e per 35 miliardi a misure una tantum approvate dai vari governi. Il "record" di gettito da riscossione - osserva l'associazione - è stato raggiunto nel 2016 con 19 miliardi: di questi, però, 8 miliardi sono derivanti da interventi occasionali e, nel dettaglio, 4 miliardi dalla regolarizzazione dei capitali illegalmente detenuti all'estero. Al netto della voluntary disclosure e di altri interventi non strutturali, l'incasso si è attestato a quota 11 miliardi, in linea con il trend degli anni precedenti.

Nel triennio 2018-2020 il prelievo fiscale si aggraverà di 29,6 miliardi l’anno per un totale intorno ai 60 miliardi nell’intero periodo, secondo un'analisi del Centro studi di Unimpresa sull’ultima legge di bilancio approvata dal Parlamento. Nel 2018 il gettito tributario complessivo salirà di 11,7 miliardi, nel 2019 crescerà di 9,5 miliardi e nel 2020 aumenterà di 8,3 miliardi; nel 2019-2020 l'aumento delle aliquote Iva (quella ordinaria dal 22 al 25% e quella agevolata dal 10 all'11,5%) comporterà complessivamente un aumento del gettito tributario superiore a 30 miliardi di euro (l’anno prossimo  l'incremento sarà di 11,4 miliardi e nel 2020 di 19,1 miliardi per un totale di 30,5 miliardi).

Queste, nel dettaglio, le novità in arrivo e i relativi costi per i contribuenti:

  • dai nuovi limiti alla compensazione automatica dei versamenti fiscali derivano 239 milioni l'anno per tutto il triennio, con un totale di 717 milioni. L'aumento dal 40 al 55% (per il 2018 e per il 2019) e al 70% (dal 2020) degli anticipi delle imposte sulle assicurazioni porteranno più entrate pari a 480 milioni nel 2018 e nel 2020 per 960 milioni complessivi. Il ridimensionamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale vale 377,9 milioni per il 2018, 377,9 milioni per il 2019 e 507,9 milioni per il 2020 per un totale di 1,2 miliardi. Le nuove disposizioni in materi di giochi valgono in totale 421,2 milioni (rispettivamente 120 milioni 150,6 milioni e 150,6 milioni);
  • le 6 voci che riguardano le detrazioni per spese relative alla ristrutturazione edilizia o alla riqualificazione energetica portano a un incremento di gettito,  nel triennio 2018-2020, rispettivamente, per 145,3 milioni, 703,7 milioni e 4,3 milioni per un totale di 853,3 milioni. I cosiddetti "effetti riflessi" derivanti dai rinnovi contrattuali e dalle nuove assunzioni portano a maggiori entrate per 1,02 miliardi, 1,08 miliardi e 1,1 miliardi per complessivi 3,2 miliardi;
  • il differimento al 2018 dell'entrate in vigore della nuova Iri (imposta sui redditi) vale 5,3 miliardi nel 2018, 1,4 miliardi nel 2019 e 23,2 miliardi nel 2020 per un totale di 6,8 miliardi in più di tasse. Altri 4,04 miliardi complessivi, nel triennio in esame, sono legati all'imposta sostitutiva sui redditi da partecipazione delle persone fisiche: 1,2 miliardi nel 2018, 1,4 miliardi nel 2019 e 1,4 miliardi nel 2020;
  • vi sono infine altre 11 voci, piccole misure e interventi vari, che comportano 5,4 miliardi aggiuntivi di entrate nel triennio: 2,1 miliardi nel 2018, 1,8 miliardi nel 2019 e 1,4 miliardi nel 2020.

I rimborsi lva nel 2018 saranno più celeri: l'Agenzia delle Entrate farà i versamenti direttamente sui conti correnti delle società, senza il passaggio intermedio sulle tesorerie provinciali, con una riduzione dei tempi di 3 settimane. La novità è contenuta in un provvedimento firmato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini che definisce le modalità dei rimborsi. Nel 2017 sono stati rimborsati 16 miliardi di imposte a famiglie e imprese.

Riscossione fiscale inefficiente, ma da qui al 2020 si pagheranno più tasse

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