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Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Oltre 950mila italiani hanno chiesto la rottamazione delle cartelle

Carlo Cottarelli non è favorevole alla rottamazione delle cartelle, come scrive nel suo ultimo saggio ‘I sette peccati capitali dell’economia italiana’, ma agli italiani la misura piace, come dimostrano i dati (precedenti all’ipotesi di un governo Cottarelli).

La rottamazione delle cartelle ha superato le 950mila adesioni, secondo il primo bilancio delle richieste complessivamente presentate all'Agenzia delle entrate-Riscossione nei 202 giorni (dal 26 ottobre 2017 al 15 maggio, ultimo giorno per aderire). 

Il 62% circa delle domande è stato inviato tramite canali digitali, web (sito di Agenzia Riscossione sia con "Fai D.A. te" che in area riservata ed Equipro) e pec (posta elettronica certificata), mentre il 37% circa delle richieste è stato presentato agli sportelli e l'1% attraverso i tradizionali canali postali.

I contribuenti che rottamano pagheranno l'importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. 

Chi ha chiesto la rottamazione avrà risposta entro il 30 giugno, termine entro il quale verrà inviata la "Comunicazione delle somme dovute" con l'elenco dei carichi "rottamati", il dettaglio sui possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, gli importi da pagare e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione. Per i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, i pagamenti sono previsti in un massimo di 5 rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019), ciascuna pari al 20% del debito definito.

Per i carichi "rottamabili" relativi al periodo primo gennaio 2000 - 31 dicembre 2016, la legge prevede fino a un massimo di 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019. Le prime due rate ciascuna pari al 40% del debito definito, mentre la terza il restante 20 per cento. Invece, per cartelle o avvisi interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, con rate scadute e non pagate al 31 dicembre 2016, comprese le istanze dei "respinti" della precedente definizione agevolata (dl 193/2016), è prevista una prima comunicazione entro giugno 2018 con l'importo dovuto per regolarizzare le rate del 2016 (da pagare entro il 31 luglio 2018).

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