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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Non avete pagato Imu e Tasi? Come mettersi in regola col saldo

Chi non ha pagato l'Imu e la Tasi entro la scadenza del 16 dicembre può mettersi in regola seguendo le nuove norme del "ravvedimento operoso" così da evitare multe salate.

La sanzione è dello 0,1% per chi paga Imu e Tasi entro 14 giorni dalla scadenza del 16 dicembre (ravvedimento sprint). Se si supera la scadenza del 30 dicembre ma il ritardo non supera i 30 giorni dalla scadenza la sanzione fissa sale all'1,5% (ravvedimento breve). Il ravvedimento medio, per chi ritarda tra 30 e 90 giorni, prevede una sanzione dell'1,67%. Dal novantesimo giorno in poi, infine, si paga il 3,75%.

Oltre le sanzioni, chi salda in ritardo deve pagare gli interessi legali, che ora sono fissati allo 0,2% e vanno rapportati al periodo di ritardo nel pagamento. Per pochi giorni e piccoli importi dovuti il valore degli interessi si azzera con l'arrotondamento.

La possibilità di «ravvedersi» vale fino al 16 dicembre 2017 e solo se il fisco non ha già scoperto l’irregolarità. Nella compilazione del modello F24 per il versamento il codice tributo da indicare è lo stesso della normale scadenza ma occorre barrare la casella che indica il ravvedimento; l'importo inserito deve essere la somma del tributo dovuto, degli interessi e della mini-sanzione.

Imu e Tasi riguardano oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale (il 41% lavoratori dipendenti e pensionati), secondo quanto emerge dal Rapporto su Imu e Tasi 2016 elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil. Il costo medio dell'Imu/Tasi sulla "seconda casa", secondo il sindacato, è mediamente di 1.070 euro (535 euro per il saldo dopo la rata di giugno), con punte di oltre 2mila euro nelle grandi città mentre la media dell'aliquota ammonta al 10,53 per mille.

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