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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Arriva lo sconto per chi rinuncia ad avviare o proseguire liti fiscali davanti a un giudice

Dopo la rottamazione delle cartelle Equitalia arriva anche la sanatoria per le liti fiscali.

Chi rinuncia a un contenzioso giudiziario col fisco avrà uno sconto sulle somme da versare per le quali aveva avviato o pensava di avviare un contenzioso davanti ai magistrati. La rinuncia potrà riguardare le liti pendenti al 31 dicembre 2016 con controparte l’Agenzia delle Entrate (si terrà conto del solo atto impositivo, senza considerare l’esito di eventuali sentenze di primo e secondo grado) e non invece son tutti gli atti di accertamento, che non siano stati impugnati e siano quindi divenuti definitivi.

La sanatoria riguarderà le liti pendenti in ogni grado di giudizio e gli atti impugnati davanti a Commissioni Tributarie Regionali, Provinciali e Corte di Cassazione. Le vertenze presso le Commissioni Tributarie sono circa 500mila (delle quali 230mila avviate nel 2016) e di queste il 10% sono all’ ultimo grado di giudizio, ossia in Cassazione.

Lo sconto per la rinuncia al contenzioso sarà del 50% sull’insieme delle somme richiese dal fisco e contestate dal contribuente, delle sanzioni e degli interessi; lo sconto può arrivare anche al 70% nel caso in cui il contribuente abbia già avuto un verdetto a suo favore in primo grado e si accordi con l’Agenzia delle Entrate perché nessuna delle 2 parti prosegua la vertenza in sede giudiziaria. Chi rinuncia a proseguire liti fiscali pendenti beneficerà di decurtazioni delle sanzioni e degli interessi di mora e pagherà solo le imposte dovute ed eventuali interessi da ritardata iscrizione a ruolo calcolati fino al 60esimo giorno successivo alla notifica dell’accertamento (se la controversia riguarda solo gli interessi di mora o alle sanzioni, con la rinuncia sarà dovuto il 40% degli importi in contestazione, se invece riguarda solo le sanzioni connesse ai tributi, non sarà dovuto alcun importo).

La rinuncia va fatta entro il 30 settembre e il saldo in 3 rate, la prima delle quali dovrà pure avvenire entro il 30 settembre e coprire il 40% dell’importo oggetto della lite fiscale. La seconda rata dovrà essere pari ad un altro 40% e andrà saldata entro il 30 novembre 2017 mentre la terza e ultima rata, per il residuo del 20%, entro il 30 giugno 2018. Le 3 rate sono previste per liti fiscali dal valore di 2mila euro in su.

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