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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

L'anno sta per finire, il governo 'batte cassa': a novembre scadenze fiscali per 55,3 miliardi

Si avvicina la fine dell’anno e il fisco batte cassa, come segnala la Cgia di Mestre. A novembre l'erario incasserà 55,3 miliardi di euro tra Iva, acconti Irpef, addizionali Irpef, Irap, Ires e ritenute di imposta. Di oltre 490 miliardi il gettito tributario annuo, novembre è infatti uno dei mesi più densi di scadenze fiscali, inseme a dicembre e giugno-luglio. In questo calcolo non sono stati conteggiati i contributi previdenziali che dovranno essere versati entro il prossimo 16 novembre.    

L'imposta più "impegnativa" a novembre sarà l'acconto Ires in capo alle società di capitali (Spa, Srl, Coop, etc.) che pagheranno 14,6 miliardi. Lavoratori autonomi e imprese verseranno 12,8 miliardi di Iva. I collaboratori e i lavoratori dipendenti, attraverso i rispettivi datori di lavoro, verseranno ritenute per 11,5 miliardii. L'acconto Irap costerà alle aziende 6 miliardi, mentre le ritenute Irpef dei lavoratori autonomi e l'addizionale regionale Irpef "peserà" in entrambi i casi un miliardo.

Le scadenze del mese sono fissate al 16, 25 e 30 novembre: il 16 è il termine per il versamento delle ritenute Irpef di dipendenti e collaboratori (e anche dei relativi contributi previdenziali), per il versamento dell’Iva del mese di ottobre (contribuenti mensili), e del terzo trimestre (contribuenti trimestrali), nonché per il versamento della terza rata dei contributi Inps di artigiani e commercianti; il 25 novembre è la data ultima per I’invio telematico degli elenchi Intrastat. 

Il 30 novembre è la scadenza per persone fisiche e società di persone per il versamento della seconda (o unica rata) dell’acconto Irpef, Irap e Inps, per i contribuenti Ires per il versamento seconda (o unica rata) di acconto dell’Ires, per i sostituti di imposta per l’invio telematico del modello "Uniemens" (relativo ai dati retributivi e contributivi). Sempre il 30 novembre è la scadenza per gli acquisti da San Marino per la comunicazione all'Agenzia delle Entrate delle annotazioni effettuate nei registri Iva nel mese precedente.

Gli adempimenti fiscali richiedono 30 giorni l’anno, solo la Slovenia fa peggio con 31 giorni. Trenta i giorni necessari anche in Portogallo, ne bastano 27 in Germania, 19 in Spagna, 17 in Francia e addirittura a 10 in Irlanda. La media dell’area euro è di 19 giorni.

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