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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Cresce il business della smart-home e arrivano nuovi obblighi di risparmio energetico dalla Ue

Le case degli italiani sono sempre più connesse e smart, con finestre auto-oscuranti, superfici autoriscaldanti, app per controllare da remoto impianti di sicurezza ed elettrodomestici, regolare temperature e migliorare la qualità dell'aria. E dall’Unione europea arriveranno finanziamenti per ridurre i consumi energetici domestici.

Nel 2017 il business della smart-home è cresciuto del 35% per un valore di 250 milioni di euro (in Italia il comparto dell'Internet of thing muove complessivamente 3,7 miliardi di euro), secondo i dati presentati Fabriano al 51esimo Meeting Faro,

La Ue ha approvato finanziamenti per case a impatto energetico zero: il Consiglio Ue ha dato il via libera definitivo alla modifica della direttiva sulle prestazioni nell’edilizia (Epdb) approvata dal Parlamento europeo: un indicatore di intelligenza dell’immobile misurerà la capacità dei locali di adattare i consumi alle esigenze reali di chi li abita.

Dal 2021 gli edifici di nuova costruzione saranno quasi autosufficienti, grazie all’elevato isolamento termico e alla capacità di produrre da soli la poca energia di cui hanno bisogno per riscaldamento, condizionamento e acqua calda. Sia i nuovi edifici sia quelli esistenti in cui saranno rimpiazzati i generatori di calore dovranno essere dotati di dispositivi automatizzati per regolare i livelli di temperatura. In Italia il 56% delle abitazioni urbane vendute nel 2017 appartiene alla classe energetica G, la meno efficiente dal punto di vista dei consumi, secondo quanto rileva l’Osservatorio Enea-Fiaip.

Chi non si adegua alla direttiva europea incorrerà in sanzioni: sugli impianti di riscaldamento e di condizionamento d’aria sono previste ispezioni, ma saranno i singoli Stati a stabilire le modalità e la frequenza dei controlli (la soglia uniforme per tutte le verifiche sarà di 70kw). Ogni Stato membro potrà creare database in cui raccogliere dati e informazioni sulle prestazioni energetiche dei fabbricati: la protezione della privacy sarà garantita rendendo disponibili i dati in forma anonima soltanto per finalità di ricerca e per il proprietario dell’immobile.

I nuovi edifici dovranno avere punti di ricarica per auto elettriche (a condizione che l’edificio abbia più di 10 punti di sosta). L’obiettivo delle modifiche alla direttiva Epdb è ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80-85% rispetto ai livelli del 1990.

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