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Sabato, 20 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Gli italiani ‘privatizzano’ la salute: nel 2015 spesi 34,5 miliardi di euro per fuggire dalla sanità pubblica

Gli italiani si rivolgono sempre più al privato quando si tratta della propria salute, segnala il Censis, perché si fidano poco della sanità pubblica e si aspettano di attendere a lungo nel caso optino per quest’ultima.

Nel 2015 si sono spesi per cure private 34,5 miliardi di euro, il 3,2% in più rispetto a 2 anni prima. La spesa complessiva delle famiglie, nello stesso periodo, è aumentata della metà. Quanti ritengono che rivolgendosi al pubblico avrebbero speso per il ticket più o meno quanto spendono nel privato sono aumentati del 5,6%

Oltre 10 milioni di italiani si affidano a cliniche e laboratori privati nel 72,6% dei casi per ridurre i tempi di attesa in cui incorrerebbero se la prestazione ricercata venisse erogata dal pubblico. Tra i motivi che spingono verso il privato vi sono anche gli orari di apertura: chi lavora poter desidera poter fare una visita o un esame al pomeriggio o di sabato rappresenta una comodità, anche perché, nel frattempo, Sono aumentati del 5,6% i pazienti che dicono che, rivolgendosi al pubblico, avrebbero speso per il ticket più o meno quanto spendono nel privato.

Undici milioni di italiani rinunciano o rinviano le cure contro i 9 milioni di 4 anni fa. A portare a questa scelta concorre anche la percezione della qualità del sistema pubblico, che il 45,1% degli italiani trova diminuita (il 52,8% di loro si trova al Sud). Solo 13 italiani su 100, invece, pensano ci sia stato un miglioramento.

Oltre metà degli italiani giudica inadeguata l'assistenza sanitaria pubblica nella propria Regione e poco più della metà dei pazienti è contrario all’ipotesi di sanzioni per i medici che consiglino interventi o esami inappropriati.

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