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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Uno squillo che svuota il credito telefonico: non chiamate o rispondete mai a questi numeri

Sms, email, sedicenti call center di istituti di credito ma anche ping calls e Call-ID-Spoofing. Sono queste le minacce che possono giungere per telefono, fisso o mobile, al nostro portafogli. Sms, Whatsapp, email e chiamate truffaldine sono metodi superati per chiedere gli estremi del conto corrente o carta di credito. Le segnalazioni attraverso questi canali che il conto o la carta sono bloccati (per anomalie di servizio o altro) sono sempre meno utilizzate, seppure siano ancora utilizzate, perché ormai è difficile, anche se non impossibile, trovare qualcuno che si lasci imbrogliate.

Ping calls sono squilli molto brevi al cellulare mirati a svuotare il credito telefonico: lo squillo non provoca di per sé nessun addebito a carico di chi lo riceve, ma se si prova a richiamare il numero di provenienza si rischia di finire instradati verso apparecchi che arrivano ad addebitare 1 euro per ciascun secondo in cui si resta in linea in attesa di scoprire chi avesse chiamato (senza ovviamente scoprirlo). Gli squilli giungono da numeri in chiaro (altrimenti sarebbe impossibile richiamare e venir prosciugati) stranieri: molto spesso appartenenti alla Tunisia (prefisso internazionale +216), ma anche a Moldavia e Kosovo.

Le chiamate Call-ID-Spoofing provengono invece da numeri mascherati e falsati: il numero che si legge non è il numero effettivo da cui è partita la chiamata, ma esattamente come nel caso delle ping calls se si richiama si finisce instradati verso apparecchiature che svuotano il credito del proprio telefonino. La Polizia Postale suggerisce di mantenere sempre una certa diffidenza verso chiamate da numeri ignoti e non rubricati nella propria agenda, ma il consiglio appare abbastanza irrealistico perché è piuttosto improbabile non ricevere mai telefonate oneste da numeri che non si conosceva fino a un secondo prima.

Un numero individuato come potenziale causa di frode si può bloccare inserendolo nella black list del proprio smartphone, così che il device blocchi automaticamente ogni chiamata in arrivo da quello stesso numero o, se si possiede un telefonino che non sia uno smartphone e quindi non è dotato delle funzioni di blocco delle chiamate, contattare il proprio operatore telefonico per chiedere di provvedere nello stesso senso (c'è poco da farsi illusioni, comunque, gli autori delle frodi cambiano agevolmente il numero da cui fanno partire le loro chiamate). Ove la truffa vada a segno, occorre presentare denuncia per chiedere la restituzione delle somme che sono state sottratte.

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