rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

Tariffe italiane care per luce e gas, convenienti per acqua e trasporti

Da un’analisi della Cgil di Mestre, sui dati del secondo semestre 2015, risulta che le bollette di luce e gas in Italia sono tra le più alte in Ue, mentre quelle per l’acqua, come pure i prezzi dei biglietti di bus e treni, sono invece tra le meno care d’Europa.

La bolletta della luce italiana è la terza più cara dell’Eurozona: il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra i 2.500 e i 5.000 chilowatt/ora (tasse incluse), è più alto del 10% rispetto alla media dei 19 Paesi che hanno l’euro come propria valuta. In Italia il costo dell’energia elettrica sfiora i 243 euro ogni 1.000 chilowatt/ora consumati, solo Germania e Irlanda hanno costi superiori.

L’Italia è terza tra i 19 Paesi con l’euro anche per il prezzo del gas: il prezzo praticato alle famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra i 20 e i 200 Giga Joule (tasse incluse), è inferiore solo a quello di Portogallo e Spagna: 90,5 euro ogni chilowatt/ora consumato. Rispetto alla media dei Paesi dell’euro gli italiani pagano il 18,6% in più.        

Su luce e gas pesano la dipendenza energetica ma anche il fisco, spiega il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo: "Oltre a scontare l’handicap di essere un paese importatore di prodotti energetici le nostre bollette della luce e del gas sono tra le più care d’Europa anche perché il carico fiscale è pesantissimo. Nelle tariffe elettriche, ad esempio, l’incidenza della tassazione sul prezzo totale nelle fasce di consumo medio da noi è al 39% contro una media europea del 32%. In quelle del gas, invece, la componente fiscale presente in Italia è del 36%, mentre in Ue si attesta al 23%”.

Le tariffe dell’acqua sono invece le seconde più basse d’Europa: l’acqua potabile costa a Roma 1,62 euro al metro cubo e tra le capitali europee solo ad Atene il costo è inferiore: 1,51 euro. Nelle altre capitali, invece, il prezzo è sensibilmente più alto: in Lussemburgo è di 5,84 euro/mc, a Berlino di 5,70, ad Amsterdam di 5,31 e a Vienna di 4,91.

I mezzi pubblici in Italia sono i meno cari d’Europa, anche se la Cgil segnala che sono pure tra i più scadenti. Il costo del biglietto di bus, tram e metropolitana di sola andata per una tratta di circa 10 chilometri (o almeno 10 fermate) è in media di 1,5 euro a Milano e Roma, contro i 3,8 di Stoccolma, i 3,6 (in euro) di Londra e i 2,8 di Dublino. Biglietti tra i meno cari d’Europa anche quando viaggiamo in treno. Il biglietto di sola andata in seconda classe per una tratta di almeno 200 chilometri applicata a partire dalle stazioni di Milano e di Roma è mediamente di 25,1 euro. Solo la media di Barcellona e Madrid è leggermente inferiore alla nostra (24,5 euro), mentre a Londra il costo è di 66,7 euro, la media di Berlino, Francoforte e Monaco è di 52,4 euro, a Parigi di 39,5 e a Stoccolma di 37,7.

Rispetto al primo semestre 2015, peraltro, nei primi 6 mesi di quest’anno la tariffa del gas è scesa del 7,6%, i biglietti ferroviari dell’1,7%, i servizi telefonici dello 0,8% e l’energia elettrica dello 0,2%. Sono però tornate ad aumentare le tariffe di trasporti urbani (+0,3%), taxi (+0,8%), i pedaggi autostradali e la raccolta rifiuti (+0,9%) e le tariffe dell’acqua (+4,5%).

Si parla di

Tariffe italiane care per luce e gas, convenienti per acqua e trasporti

Today è in caricamento