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Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Quali e quante tasse si devono pagare in una causa giudiziaria

Intentare una causa costa, si sa, e tra i costi da mettere in preventivo vi sono anche le tasse previste per i procedimenti giudiziari.

Per i procedimenti giudiziari si deve pagare un contributo unificato, tassa, introdotta l’1 marzo 2002 in sostituzione di tutte le imposte previste fino ad allora per i procedimenti civili, penali ed amministrativi. Il contributo unificato, che si può comprare sotto forma di valore bollato in tabaccheria, sostituisce:

  • imposta di bollo;
  • tassa di iscrizione a ruolo;
  • diritti di cancelleria;
  • diritti di chiamata in causa dell’ufficiale giudiziario.

Il contributo unificato va applicato a ciascun grado di giudizio nel processo civile e si versa, insieme a una marca da bollo di 27 euro, in base al valore della controversia prendendo come riferimento gli scaglioni identificati dalla legge:

Processo di primo grado

  • fino a 1.100 euro, contributo 43 euro;
  • da 1.100 a 5.200 euro, contributo 98 euro;
  • da 5.200 a 26.000 euro, contributo 237 euro;
  • da 26.000 a 52.000 euro, contributo 518 euro;
  • da 52.000 a 260.000 euro, contributo 759 euro;
  • da 260.000 a 520.000 euro, contributo 1.214 euro;
  • oltre 520.000 euro, contributo 1.686 euro.

Processo di appello

  • fino a 1.100 euro, contributo 64,50 euro;
  • da 1.100 a 5.200 euro, contributo 147 euro,
  • da 5.200 a 26.000 euro, contributo 355,50 euro;
  • da 26.000 a 52.000 euro, contributo 777 euro;
  • da 52.000 a 260.000 euro, contributo 1.138,50 euro;
  • da 260.000 a 520.000 euro, contributo 1.821 euro;
  • oltre 520.000 euro, contributo 2.529 euro

Processo davanti alla Corte di Cassazione

  • fino a 1.100 euro, contributo 86 euro;
  • da 1.100 a 5.200 euro, contributo 196 euro;
  • da 5.200 a 26.000 euro, contributo 474 euro;
  • da 26.000 a 52.000 euro, contributo 1.036 euro;
  • da 52.000 a 260.000 euro, contributo 1.518 euro;
  • da 260.000 a 520.000 euro, contributo 2.428 euro;
  • oltre 520.000 euro, contributo 3.372 euro.

Nel processo civile ordinario il contributo unificato per decreto ingiuntivo e quello per opposizione a decreto ingiuntivo sono ridotti del 50% rispetto alle tabelle ordinarie.

Nel processo davanti al giudice di pace il contributo ammonta a

  • 43 euro per cause di valore fino a 1.033,00 euro (solo per questo tipo di procedimenti davanti al giudice di pace non occorre marca da bollo);
  • 43 euro (più marca da bollo) per cause di valore tra i 1.033,00 e i 1.100 euro;
  • 98 euro (più marca da bollo) per cause di valore da 1.100 a 5.200 euro;
  • 237 euro (più marca da bollo) per cause da 5.200 a 26.000 euro.

Nel processo tributario il contributo va versato al deposito dell’atto introduttivo del giudizio tributario presso la Commissione Tributaria competente. L’importo da versare è anche in questo caso legato al valore della causa ed è pari a:

  • 30 euro per cause fino a 2.582,28 euro;
  • 60 euro per cause da 2.582,28 a 5.000 euro;
  • 120 euro per cause da 5.000 a 25.000 euro;
  • 250 euro per cause da 25.000 a 75.000 euro;
  • 500 euro per cause da 75.000 a 200.000 euro;
  • 1.500 euro per cause di valore superiore ai 200.000 euro.

In caso di ricorsi amministrativi che non riguardino il fisco, il contributo ammonta a:

Processo di primo grado

  • 2.000 euro per cause di valore pari a massimo 200.000 euro;
  • 4.000 euro per cause di valore tra i 200.000 e i 1.000.000 euro;
  • 6.000 euro per cause di valore superiore a 1.000.000 euro.

Processo di secondo grado (impugnazione)

  • 3.000 euro per cause di valore fino a 200.000 euro;
  • 6.000 euro per cause di valore da 200.000 a 1.000.000 euro;
  • 9.000 euro per cause del valore di oltre 1.000.000 euro.

Processo in Cassazione

  • 4.000 euro per cause di valore entro i 200.000 euro;
  • 8.000 euro per cause di valore da 200.000 a 1.000.000 euro;
  • 12.000 euro per cause di valore superiore a 1.000.000 euro,.

Il contributo unificato aumenta in base al grado di giudizio: una stessa procedura richiederà un contributo unificato aumentato della metà per il ricorso alla Corte d’Appello e raddoppiato per la fase davanti alla Corte di Cassazione. In alcuni casi il contributo unificato è parametro per sanzioni: se il ricorso in appello o cassazione è giudicato totalmente infondato, inammissibile o improcedibile, chi l’ha proposto viene condannato a pagare di nuovo la stessa somma già versata per il contributo unificato. Insieme al contributo unificato deve essere corrisposta anche una marca in misura fissa, attualmente pari a 27 euro.

Il contributo è escluso nelle cause di lavoro/previdenza, per chi abbia un reddito annuo di non più di 34.481,46 euro.

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