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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronache marziane

Cronache marziane

A cura di Rossella Lamina

Odia il prossimo tuo

Odio il mio vicino di casa.  Dalle sue finestre, giorno e notte, arriva sempre puzza: di cipolla, di aglio e di tutte quelle spezie schifose che si è portato dal paese suo – dove, se dipendesse da me, dovrebbero rispedirlo a calci in culo…

Il mio vicino odia l’autista del 501:  in periferia ‘sti  autobus di merda non passano mai e lui aspetta ore alla fermata, a congelarsi d’inverno e a cuocersi l’estate - ed in cantiere ci arriva quasi sempre tardi…

L’autista del 501 odia il suo collega del 64, pure lui autista di bus ma dipendente della partecipata comunale:  lo stipendio quello lo prende tutti i mesi (ed è pure più alto del suo), mentre lui, che lavora in una ditta esterna, lo piglia solo dopo che al padrone gli arrivano in cassa i soldi dell’appalto – e sono quattro mesi che non paga…

L’autista del 64 odia gli operai cassaintegrati: un giorno sì, e l’altro dopo pure, ti paralizzano il centro con qualche protesta – è c’è da uscirne pazzi, immersi tutti giorni in un traffico assurdo, dove magari qualcuno sul serio dà di matto e viene a spaccarti un cric sulla capoccia…

L’operaio cassaintegrato odia l’occupante senza titolo, che con cinque figli si è piazzato nella casa popolare proprio di fronte al palazzo suo: questi arrivano e pigliano, mentre lui da anni sputa sangue e sudore per pagare  il mutuo – e adesso, che ha perso il lavoro? Verrà la banca a sbatterlo fuori come un ladro…

L’occupante senza titolo della casa popolare odia la cassiera del supermercato: quando paga la spesa lei si scoccia, come se dentro di sé pensasse “Riecco i soliti pezzenti” –  ma se lei sapesse quanto è difficile raggranellare tutte quelle monete, che ogni volta le tocca ricontare…

La cassiera del supermercato odia il dipendente dell’anagrafe: quelli non fanno niente tutto il giorno e poi arrivano coi ticket, che lei al massimo li può usare in sogno - visto che in tanto tempo manco un contratto le hanno fatto mai…

Il dipendente dell’anagrafe odia i vecchi pensionati: un po’ sono sordi, un po’ rincoglioniti, le cose devi dirgliele otto volte – e intanto tutta la fila sbraita contro di lui, che dietro allo sportello non ha scampo…

Il vecchio pensionato odia i medici del pronto soccorso: l’ultima volta c’è rimasto cinque giorni, buttato sopra una barella, prima che gli trovassero un reparto – e meno male che alla fine la pelle l’ha riportata a casa …

I medici del pronto soccorso odiano tutti quelli che vanno lì per le stronzate: tipo una spina di pesce nella gola, che poi la sala d’aspetto scoppia - e loro, con tutta quella gente e poche ore di sonno, prima o poi qualche cazzata la faranno…

Quelli con le spine di pesce in gola odiano i pescivendoli: accidenti a loro, potevano fare un altro mestiere! - Invece di mettere a rischio la vita della brava gente...

La “gente” odia i Rom, i Sinti, i richiedenti asilo, i rifugiati, gli sbarcati a Lampedusa e tutti i poveracci  (italiani e non) che sperano di raccogliere qualche briciola dal tavolo - o giunti qui cercando un po’ di pace…

…E in questo gran pollaio che è oggi l’ Italia siamo così presi a odiarci l’un con l’altro, in una catena di beccate senza fine, che non ci accorgiamo quando il macellaio arriva: ci ha già acchiappato - e sta per tirarci il collo.

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